lunedì 5 ottobre 2009
Il caso Lexapro e la depressione in età pediatrica
Nel marzo 2009, l’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato l’antidepressivo Lexapro ( Escitalopram ) nel trattamento del disturbo depressivo maggiore nei pazienti in età pediatrica ( 12-17 anni ).
Secondo la società produttrice del farmaco Forest Laboratories, nei soli Stati Uniti, quasi 2 milioni di bambini e adolescenti hanno sofferto di depressione maggiore nel corso del 2008.
Qualche mese prima dell’approvazione, il Dipartimento di Giustizia statunitense aveva accusato Forest Laboratories di aver promosso l’uso pediatrico di Lexapro nei pazienti in età pediatrica.
Lexapro, come gli altri antidepressivi può promuovere pensieri suicidari in questa popolazione di pazienti.
Il Wall Street Journal, in precedenza aveva riportato che il Dipartimento di Giustizia aveva accusato Forest Laboratories di aver violato le leggi anti-tangente, versando soldi ai medici affinché prescrivessero Lexapro ai pazienti pediatrici.
Forest Laboratories è stata anche accusata di aver nascosto i risultati di uno studio che aveva concluso che Lexapro e Celexa ( Citalopram ), un altro antidepressivo, non erano farmaci efficaci nel trattamento dei pazienti pediatrici.
Pur conoscendo che i farmaci non erano efficaci nei bambini e negli adolescenti, e che potevano causare pensieri suicidari in questa popolazione, Forest Laboratories promosse Lexapro e Celexa nel trattamento della depressione pediatrica, utilizzando uno studio più favorevole.
E in quel periodo, l’FDA non aveva ancora approvato il farmaco in questa popolazione di pazienti.
Negli Stati Uniti, Lexapro, che è stato approvato nel 2002 per il trattamento della depressione negli adulti, appartiene alla classe degli SSRI ( inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ).
Nella scheda tecnica di Lexapro così come in quella degli altri antidepressivi è incluso un Black Box Warning riguardo all’aumentato rischio di suicidalità ( pensieri suicidi e comportamento suicidario ) nei bambini, adolescenti e giovani adulti in studi di breve periodo.
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