E' confermata dallo stesso governo la situazione di "inquinamento grave" in alcune zone del comune di Aiello Calabro (Cosenza), con valori radioattivi "da tre a sei volte superiori alla norma". Lo ha detto il sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia nel corso dell'informativa del governo alla Camera sulla cosiddetta nave dei veleni scoperta al largo della Calabria. Sulla terraferma sono quattro le aree critiche indicate da Menia: nella zona di Valle del Signore è stata scoperta una cava "riempita di rifiuti di diversa tipologia"; in località Carbonara gli esperti hanno ravvisato la presenza di "migliaia di metri cubi di rifiuti urbani e industriali"; in due diversi punti in località Foresta sono stati individuati sia una zona (2.000 metri quadri per uno spessore di tre metri) piena di rifiuti composti da "polvere di marmo, caratterizzato dalla presenza di metalli pesanti con valori superiori a quelli consentiti dalla legge per siti industriali e una presenza di Cesio 137", sia un manufatto di cemento, alla profondità di 11 metri, pieno di "rifiuti con concentrazioni elevatissime di metalli pesanti quali mercurio, cobalto, selenio"..............pescherie in crisi , clicca x video
da yahoo notizie , clicca Il pentito di 'ndrangheta Francesco Forti, che ha permesso il ritrovamento del relitto di una nave con a bordo sospetti rifiuti tossici nel Mar Tirreno, è tornato a beneficiare del programma di protezione dei pentiti. Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie. Continua a leggere questa notizia Foto/Video correlati Forti ha indicato il luogo al largo di Cetraro (Cosenza), dove lui e altri affiliati al clan Muto avrebbero fatto affondare con esplosivo la motonave Kunski, a bordo della quale, ha detto, si trovavano 120 fusti di scorie radioattive. Sul contenuto dei fusti in fondo al mare devono ancora essere ancora compiuti degli accertamenti.
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