domenica 30 giugno 2013

Cancellieri non parla: cosa bolle in pentola? La dialettica degli orientamenti deve coinvolgere su internet i cittadini

orso castano : la casta avvocatizia dovrebbe essere piu' rispettosa dei diritti dei cittadini!! Dovrebbe smetterla col non perdere occasione per fare manifestazioni corporative. La gente e' stufa di essere obbligata a sottostare (sopratutto nel processo civile , che poi riguarda la vita civile dei cittadini) ai "suggerrimenti" avvocatizi ed a decisioni giudiziarie,  spesso condite con atteggiamenti autoritari  (ad essere generosi) senza alcuna considerazione del pensiero del cittadino che paga e basta e non ha neppure diritto di parola senza l'autorizzazione del giudice. "La sua presenza non e' indispensabile , se vuole puo' andare" : cioe' deleghi giudici ed avvocati a prendere decisioni per lei!!  Quante volte il cittadino si e' sentito rispondere cosi'! ora basta !! Nella Mediazione Obbligatoria tutto questo non esiste, la filosofia giuridica e' tuttaltra. Allora perche' reitrodurre la casta avvocatizia nella firma obbligatoria finale, perche eliminare la possibilita' che una parte possa usare la Mediazione , anche da sola, indipendentemente dal parere dell'Istituzione, cioe' di un'istituzione che l'Europa non si stanca di criticare sistematicamente come giustizia ingiusta ?. I cittadini vogliono riprendersi il diritto di decidere, di discutere, di proporre soluzioni. E' questa cultura che bisogna sviluppare , e non mancano modelli ed esempi. Basta con giudici monocratici nel civile, troppo potere nelle mani di un giudice solo, a tutti i livelli , nel civile, le Mediazioni devono essere sviluppate. La casta avvocatizia ha gia' ottenuto cio' che desiderava, e'  ora che la giustizia coinvolga i cittadini con una Mediazione seria , aperta alla dialettica, alla ricerca di soluzioni pratiche utili e veloci. Ma anche  gli Organismi di Mediazione devono rispettare  quanto scritto nella legge , cioe' dare la concreta possibilita' a tutti quelli che hanno superato il corso,  di fare il tirocinio , indipendentemente da quale sia stato l'Organismo dove hanno superato l'esame; diversamente anche loro si trasformeranno in piccole caste. Inoltre la Cancellieri dovrebbe estendere la possibilita' di Mediazione anche alle separazioni e divorzi ed al contenzioso minore "stradale" (senza privilegiare le posizioni delle Assicurazioni, che sono ricchissime e che , sembra, si oppongono all'estensione)  e ridare la possibilita' di convalidare l'accordo raggiunto presso l'Uffico del Registro. Cara Cancellieri, possiamo capire le pressioni che riceve, ma una casta avvocatizia ed organizzazioni  di giudici ,  , organizzate per ideologie ,interne ad una  magistratura che vuole essere terza , ma proprio in questo' manifesta le sue contraddizioni (che , come detto, ci fanno condannare dall'Europa tra i peggiori sistemi giudiziari).  Caro Letta non ti basta? Se sei veramente democratico devi' dare piu' spazio alla societa' civile all'interno dell'Istituzione giudiziaria uscendo dall'ideologia statalista che tante sofferenze ha storicamente provocato. La Giustizia , in Italia , va profondamente riformata, altrimenti sara' proprio su questo terreno che perderai consenso!   

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Il ministro Annamaria Cancellieri prova a smorzare le polemiche sulla giustizia degli ultimi giorni. "Stiamo lavorando serenamente", assicura, "Non c'è alcuna tensione". Spiegando che il Governo non corre rischi sul fronte delle giustizia. Cancellieri parla a Napoli, all'Università Suor Orsola Benincasa per l'incontro "Economia e mafia". Priorità del Governo è il "contrasto alla criminalità organizzata" ma il ministro chiede "tempo" per lavorare e che l'azione dell'esecutivo non sia turbata da polemiche inutili. All'incontro erano presenti anche lo scrittore Roberto Saviano e il Governatore della Campania, Caldoro. Una delegazione di avvocati e di sindaci ha dato vita a un sit in di protesta contro la media conciliazione obbligatoria e la riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Cancellieri è intervenuta anche sul tema delle carceri, spiegando che entro il prossimo maggio l'Italia darà una risposta alle richieste che vengono dall'Europa. ''L'amnistia è una scelta politica, solo il Parlamento può decidere e io non so se in questo momento c'è il clima giusto, ma la mia dichiarazione si basa su un dato meramente numerico".

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