mercoledì 19 giugno 2013

Carita' pelosa e Casta Avvocatizia

orso castano: anche gli avvocati , pur essendo preparati e sapienti, non possono sapere tutto e non possono indossare piu' casacche. La mediazione non ha e non deve avere gli stessi obiettivi che ha il processo civile. All'accordo di mediazione deve seguire una attiva e cooperante riconciliazione , cosa ben diversa da un a mediazione fatta in base a quello che dice la legge. Per tale motivo l'avvocato , pur essendo una figura indispensabile , deve poi cedere il passo ad altre e piu' idonee figure nella conclusione della Mediazione. !!
da Corrire della sera .it
di Cristiano Cominotto*
Ho avuto modo di leggere il contenuto del cosiddetto decreto del fare. La riforma ha come obiettivi la crescita, le semplificazioni e la ripresa del mercato del lavoro.In riferimento al capitolo giustizia, considerato centrale nell’ottica della ripresa del Paese, tali obiettivi verrebbero raggiunti con la reintroduzione dell’istituto della mediazione.
Da avvocato e tecnico del diritto vorrei sottoporvi alcuni seri dubbi che ho in merito ai costi della mediazione. È noto infatti, come un servizio obbligatorio non dovrebbe corrispondere ad un onere a carico del cittadino. In altre parole, è giusto che il cittadino sia obbligato a pagare ciò che sceglie e non ciò che gli viene imposto. In riferimento alla mediazione obbligatoria, invece, si vorrebbe richiedere al cittadino di pagare un servizio reso obbligatorio.
Qualora il cittadino deciderà di far causa, infatti, non potrà più ricorrere direttamente al giudice, ma dovrà prima cercare un accordo avanti ad un organismo di mediazione, al quale corrisponderà delle somme di valore proporzionale a quello della causa che instaurerebbe davanti al Tribunale.
Va inoltre aggiunto che, qualora la mediazione fallisca, il malcapitato dovrà corrispondere tutti i costi di accesso al Tribunale. Per questa ragione ritengo che la mediazione, se obbligatoria, debba quantomeno essere gratuita, oppure i costi della procedura debbano essere fissati in misura sensibilmente minore rispetto a quella attuale.
Attualmente, le tariffe di mediazione vanno da un minimo di circa € 120,00 per cause aventi valore sino a € 1.000,00 ad un massimo di oltre € 9.000,00 per cause oltre 5 milioni di Euro, il tutto senza considerare oneri ulteriori quali: consulenze tecniche, aumenti di tariffa in caso di vittoria e quant’altro.
Le tariffe della mediazione, in realtà, dovrebbero essere 10 volte inferiori rispetto a quelle oggi pubblicizzate da tutti gli organismi di conciliazione. La mediazione dovrebbe avere delle tariffe non superiori ai € 15,00 per cause di valore sino a € 1.000,00 e € 900,00 per le cause di valore più rilevante.
È poi davvero strano che oggi tutti gli organismi di mediazione applichino le stesse tariffe, costituendo di fatto un vero e proprio “cartello” a danno dei cittadini. La questione meriterebbe attenzione da parte dell’Antitrust. Vi sono poi alcune categorie che storicamente sono chiamate a svolgere una funzione primaria nell’interesse della giustizia, che soprattutto in un momento come questo dovrebbero fare la loro parte.
In particolare, gli avvocati e gli ordini professionali che li rappresentano, dovrebbero per primi rendere un servizio di mediazione gratuita presso gli organismi istituiti nei loro uffici. Proporrò alle associazioni di noi avvocati di rendere gratuito il servizio di mediazione obbligatoria nelle sedi già istituite presso gli ordini professionali. Credo che questo potrebbe essere davvero un ottimo modo per dare un impulso positivo alla società civile e non ultimo al mercato del lavoro.
*presidente di ALBA, nuove idee per l’Avvocatura

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