venerdì 30 agosto 2013

chiave lettura : neuroscienze : dalle staminali il cervello in provetta

orso castano : se accoppiamo questa ricerca con quella descritta nel precedente post : creare immagini tridimensionali col cervello ed il computer , avremo una visione prospettica di quello che potra' accadere in futuro nelle neuroscienze. Le applicazioni terapeutiche saranno senza dubbio sorprendenti , ma senza dubbio , altresi', si porranno non pochi problemi etici . Cosa succedera' quando sara' possibile trasmettere la nostra memoria e le immagini immagazzinate in essa, le nostreemozioni e persino la struttura logica del nostro ensiero (magari attravero l'analisi delle onde cerebrali , vedi post sulle onde gamma) . Non sono problemi da poco, e' indispensabile aprire fin da adesso una discussione sui problemi etici e filosofici che una simile prospettiva sta aprendo.........



Confronto tra l'organoide (sulla destra) e il cervello in fase di sviluppo (a sinistra) le cellule staminali sono evidenziate in rosso, in verde i neuroni (fonte Marko Repic e Madeline A Lancaster)

Ha un aspetto biancastro, lattiginoso, una forma indefinita ed è minuscolo: è la prima versione in miniatura del cervello umano, ottenuta in provetta dopo anni di ricerche. Sebbene il mini-cervello raggiunga appena i quattro millimetri, è uno strumento gigantesco a disposizione dei ricercatori, che finora non avevano mai potuto avere a disposizione un modello per studiare il cervello umano.Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, è frutto di una ricerca internazionale guidata dall’Istituto di Biotecnologie molecolari dell’Accademia Austriaca delle Scienze, in collaborazione con le università di Edimburgo e Londra e con l’istituto britannico Sanger, della Wellcome Trust.”Siamo fiduciosi che questo metodo permetterà di studiare una varietà di malattie legate allo sviluppo neurologico”, osservano i ricercatori, coordinati da Madeline Lancaster e Juergen Knoblich.Il cervello in miniatura si è rivelato uno strumento unico per studiare l’intero processo di sviluppo del cervello umano: ”lo sviluppo delle regioni della corteccia – dicono i ricercatori riferendosi al mini cervello artificiale – avviene secondo un’organizzazione simile a quella che si osserva nei primi stadi di sviluppo del cervello umano”.
Il mini cervello è anche un laboratorio nel quale riprodurre malattie neurologiche finora impossibili da studiare in un modello. ”La complessità del cervello umano – osservano gli autori della ricerca – rendeva impossibile studiare molti disordini in organismi modello”. Adesso, invece, nel cervello in provetta è già stata riprodotta la prima malattia: la microcefalia. Il cervello è stato costruito a partire da cellule staminali umane pluripotenti, ossia cellule immature in grado di svilupparsi in ogni direzione. Nella ricerca sono state utilizzate sia cellule staminali embrionali, sia cellule adulte riprogrammate, le cosiddette Staminali pluripotenti indotte (Ips). Una volta isolate e immerse in un ambiente capace di stimolarne lo sviluppo, le cellule sono diventate neuroni e si sono assemblate spontaneamente in una struttura tridimensionale. Non è un vero e proprio organo, quello che le cellule hanno ”costruito”, ma un organoide.

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