lunedì 5 agosto 2013

La riforma della Giustizia, le novità del pacchetto del ministro Severino


orso castano: la Severino , oltre alla Mediazione Obbligatoria, ha sintetizzato proposte di razionalizzazioni del sistema giudiziario. non si capisce perche' ci si attardi tanto ad iniziare una discussione approfondita su questo argomento. Il governo Letta tentenna e rinvia  mentre la situazione politica ed economica precipita. La condanna di Berlusconi, a prescindere dai reati e dalla condanna, ha comunque mostrato tutta la debolezza della sinistra che in tutti questi anni non e' riuscita a battere politicamente B.C'e' voluta la Magistratura che, come sostiene la Corte di Giustizia Europea , e' tra le peggiori del continente. La sinistra sta sbagliando ed alla grande. Di fatto sta usando la Magistrature come una "mazza" per colpire un'ideologia e gli uomini che la sostengono perche' non riesce a farlo politicamente . Questo e' il peggior "Giustizialismo"  che si possa immaginare!!
Dopo il decreto Salva Italia, il decreto liberalizzazioni e la riforma del mercato del lavoro, il Governo Monti vuole modificare l’assetto della giustizia che troppo spesso in passato è stato oggetto di discussioni tra le varie forze politiche, attratte in molti casi a difendere più qualche interesse di parte che a promuovere una vera e propria riforma del settore. Le novità promosse dal Ministro Severino sulla giustizia interessano diversi campi: concussione, corruzione, intercettazioni e responsabilità civile delle toghe.

Concussione

Il reato della concussione, nella proposta di riforma del Governo Monti, viene spacchettato in due: infatti l’induzione (ossia il pubblico ufficiale che induce qualcuno a dare o promettere denaro o altra utilità) andrà costituire un reato a parte, punibile dai tre agli otto anni. Viene aumentata invece la pena per la concussione, che sarà punita dai sei anni ai dodici anni massimo.

Corruzione

Per ciò che riguarda la corruzione, altro tema molto discusso in sede di giustizia, si può dividere questo capitolo in quattro rami: corruzione per esercizio di funzione, corruzione per atto contrario, corruzione in atti giudiziari e corruzione tra privati. Per i primi due casi la reclusione è dai tre anni fino ai sette anni mentre per il terzo caso, che comprende i due precedenti esempi commessi per favorire o danneggiare una parte in un qualunque tipo di processo (civile, penale o amministrativo), la pena è dai quattro ai dieci anni di reclusione. Per l’ultimo caso, invece, la reclusione per direttori generali, dirigenti, sindaci, amministratori e liquidatori sarà da un anno a tre anni con il raddoppio della pena qualora la società fosse quotata in Borsa.

Intercettazioni

Il campo delle intercettazioni è stato la vera e propria ossessione del precedente Governo, che in tutti i modi ha cercato di modificare questo settore della giustizia. Il Governo Monti ripartirà dal dal ddl Alfano-Bongiorno, depositato attualmente in Commissione alla Camera. Le novità per ora risiedono nel fatto che non saranno più i tribunali collegiali ad autorizzare le eventuali intercettazioni. Tuttavia sul campo delle intercettazioni sono molto distanti le posizioni delle forze di maggioranze per cui un accordo sul testo è ancora lontano dall’essere raggiunto.

Responsabilità civile delle toghe

Il Governo Monti ha modificato nella sua bozza per la riforma della giustizia anche ciò che attiene alla responsabilità civile delle toghe: si passerà dalla responsabilità diretta a quella indiretta. Questo significa che sarà lo Stato a risarcire il cittadino dell’eventuale danno della toga e successivamente sarà lo stesso Stato che si rivarrà su di essa, attraverso un taglio dello stipendio, che passerà da un terzo previsto attualmente alla metà.
Luca Parmigiani

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