mercoledì 4 aprile 2012

Bianco: di nuovo Presidente FNOMCeO : Lo merita a tutto tondo


Presidente, venerdì scorso è stato riconfermato alla guida Fnomceo per il terzo mandato. Da dove ripartirà?
Innanzitutto, lavoreremo al completamento dell'iter parlamentare della riforma degli ordini: è urgente un riordino che le restituisca flessibilità e dinamismo. Poi presteremo grande attenzione alla qualità professionale, attraverso una più ampia collaborazione con gli atenei per ciò che concerne la formazione pre e post laurea e con le società scientifiche per quanto riguarda l'aggiornamento degli "skills" professionali.
In tema di società scientifiche, da tempo si parla di un loro accreditamento...
Contiamo di concretizzare il progetto con l'introduzione di un accreditamento istituzionale attraverso uno strumento normativo ancora da affinare, il cui scopo sia quello di fare delle società interlocutori affidabili.
Torniamo all'agenda: dopo la riforma?
È urgente superare tutti i meccanismi che sul fronte del contenzioso oggi sono fonte di disagio per i medici. Bisogna restituire loro serenità e su questo sembra essere d'accordo anche il ministro Balduzzi. Lo stesso vale per le carenze organizzative delle strutture sanitarie: quando di recente ho detto che sarebbe necessario ripensare l'aziendalizzazione del Ssn, non auspicavo ritorni al passato ma una riflessione sui problemi del presente.
Contenzioso: nelle elezioni degli ordini provinciali è balenata la proposta di depenalizzare l'atto medico...
La depenalizzazione è una proposta complessa, di cui va valutata la fattibilità. Forse è più veloce e proficuo un percorso che consenta di disgiungere il reato di lesioni personali dall'atto medico, in quanto improntato per principio al bene della persona. Fatti sempre salvi, ovviamente, i casi di colpa grave. In ogni caso, il principio al quale vogliamo ispirarci è semplice: non è tollerabile che un chirurgo - o qualsiasi altro medico - entri in sala operatoria come portatore di bene e ne esca come indiziato di omicidio, ancorché colposo.
Sul governo clinico?
Riteniamo necessaria una riallocazione del principio dell'autonomia del medico nelle aziende sanitarie, sempre più chiamate a obiettivi estremamente rigidi. C'è anche da riportare un po' di coerenza nel sistema: da un lato è in corso una riflessione sui meccanismi concorsuali perché venga premiato effettivamente il merito, dall'altro si pensa a sistemi di governo in cui alla fine chi decide tutto è il direttore generale o il collegio di direzione.
Altro tema è quello dei rapporti tra medici e professioni non mediche...
Anche qui serenità e certezze: non è possibile che ogni cambiamento venga letto come un'aggressione, a farsi la guerra non si va lontano. La strada vincente è quella delle soluzioni collaborative e multidisciplinari.
Ultima questione: l'intramoenia...
L'intramoenia prima ancora di essere un concetto di spazi è un concetto di regole. Le regole oggi esistono, basta farle rispettare. Chi le ha eluse va punito, ma è anche vero che se è riuscito a farlo è perché gli è stato permesso.

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