venerdì 13 aprile 2012

Esodati, oggi corteo unitario dei sindacatistralcio dal IlSole24ore

............................Camusso: tagliare sulle pensioni era la via più semplice per fare cassa 
Il governo «ha deciso che tagliare sulle pensioni era la via più semplice per fare cassa», scelta «contrabbandata come giusta per i giovani, ma che ha prodotto infinite ingiustizie, ansie e sofferenze a tutti coloro che si sono trovati senza lavoro, senza ammortizzatori e senza pensione». Lo scrive in un intervento sull'Unità la numero uno della Cgil Susanna Camusso, mentre sta per partire la manifestazione unitaria dei sindacati, sottolineando che «si è voluto tagliare le pensioni e ora si dice che non ci sono le risorse ma le risorse si possono trovare cominciando da chi ha di più e paga meno, introducendo una patrimoniale vera». Per Camusso «Non è concepibile che le pensioni 'super', quelle cosiddette d'oro, che secondo alcuni calcoli rappresentano il 20% della spesa totale, paghino un contributo proporzionalmente inferiore di coloro ai quali è stata sottratta la rivalutazione». Camusso lancia delle proposte: si ponga «un tetto, si alzi il contributo di solidarietà, si paghi la differenza in titoli di Stato. In questo modo si potrebbe risparmiare sulla spesa corrente e, forse, le banche comincerebbero a erogare più credito». 

Bonanni: i patti vanni mantenuti 
«I patti vanno mantenuti, non si possono cambiare le regole in corso d'opera». Lo scrive il leader della Cisl Raffaele Bonannisull'Unità spiegando perché i sindacati, uniti, scendono in piazza contro la riforma delle pensioni, guardando soprattutto al nodo 'esodati', che hanno lasciato il lavoro in anticipo in base appunto ad accordi con le loro aziende, e oggi si trovano senza lavoro e senza pensione. Una riforma «rigida» e fatta, sottolinea il numero uno della Cisl, «senza un minuto di confronto con il sindacato». Se il problema sono le risorse, «ricordiamo che i risparmi ottenuti con la riforma pensionistica sono pagati dai lavoratori e dai pensionati» e quindi «non sarebbe uno scandalo utilizzarne la parte che serve per dare risposte a giuste e sacrosante istanze sociali». Per questo, «occorre avviare quanto prima una trattativa con il governo per individuare le soluzioni più adeguate», anche perchè «ci convince poco l'ipotesi avanzata ora dal governo di estendere l'Aspi ai lavoratori più anziani che nel corso del 2013 si troverebbero a non più di due anni dai requisiti di pensionamento». La mobilitazione del sindacato, conclude Bonanni, «continuerà fino a quando non arriverà una soluzione soddisfacente e definitiva. Pacta sunt servanda». 


Angeletti: bisogna sanare il vulnus 
«Non c'è molto da discutere o da trattare: bisogna sanare il vulnus» delle «migliaia di persone che hanno subito il trauma di una precoce fuoriuscita dal mondo del lavoro e che ora devono patire la beffa di restare privi di una forma dignitosa di reddito». Lo scrive sempre sull'Unità Luigi Angeletti,segretario generale della Uil, proponendo agli altri sindacati di mobilitarsi insieme anche per la riforma fiscale, dopo la manifestazione unitaria di oggi sulle pensioni, puntata sul nodo 'esodati'. «Con la recente riforma delle pensioni - aggiunge - si è determinato il passaggio di circa 20 miliardi di euro dalle tasche di milioni di pensionandi e pensionati alle casse dello Stato», senza che ne sia scaturito «alcun beneficio sul fronte sociale». L'altra faccia di questa medaglia, spiega, «è la grave crisi occupazionale» che va combattuta «con politiche economiche idonee a riavviare processi di sviluppo». «Noi - dice Angeletti - pensiamo che sia necessaria, subito, una riforma fiscale che riduca il peso della tassazione sul lavoro e sulle pensioni» e «a partire da questo punto la Uil chiederà a Cgil e Cisl di avviare, già ai primi di maggio, una fase di mobilitazione per rimettere al centro dell'agenda il valore del lavoro in una prospettiva di crescita»..............

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