sabato 14 aprile 2012

l'art 19 va riscritto, decine di migliaia di operai Fiom hanno diritto ad una rappresentanza in fabbrica.!


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ORSO CASTANO :
 la sentenza fara' discutere, almeno c'e' lo auguriamo , e molto. L'art 19 va riscritto, e' vero e subito, per dare rappresentanza a migliaia e migliaia di lavoratori, questo dovrebbe fare la Fornero, non minacciare Parlamento e sindacati, come anche oggi ha ripetuto di fronte ad una platea di giovani meridionali, lei piemontese di lusso , vicina a banche come l'UBS, nota banca svizzera dove sono molti capitali scudati !!

Fiat: giudice,sindacato firmatario ex art.19 e' solo chi sigla contratto, CLICCA X ART.

14 Aprile 2012 - 17:08

(ASCA) - Torino, 14 apr - Nella sentenza con cui ieri il giudice torinese Fabrizio Aprile ha respinto i 21 ricorsi Fiom unificati (in cui il sindacato chiedeva di poter nominare propri rappresentanti sindacali in 15 societa' dei gruppi Fiat e Fiat Industrial), si dice in modo netto che ''firmatari degli accordi'', ai sensi dell'articolo sulla rappresentanza aziendale, sono soltanto i sindacati che appongono la loro firma, per questo motivo la Fiom non puo' invece chiamare in causa la partecipazione alle trattative.

''La parola 'firmatario' - dice il giudice torinese - senza ulteriore aggettivazione o dubbie sfumature semantiche, si riferisce esattamente a colui, non che puo' apporre, ma che appone la propria firma su un documento e che, in tal modo, vi aderisce facendolo proprio''.

Inoltre il giudice ritiene che il contratto nazionale del 2008 non sia piu' applicabile e che gli accordi relativi al Fondo Cometa, al Fasifiat, al C.A.E. e al Fondimpresa (quest'ultimo non sottoscritto da Fiom) ''non assurgono a contratti collettivi rilevanti ai sensi dell'art. 19''. Nel suo decreto di sei pagine il giudice prende atto che ''numerosi lavoratori delle aziende del gruppo Fiat e Fiat Industrial iscritti alla Fiom'' (''che vanta senz'ombra di smentita una lunga tradizione di rappresentativita' nel settore metalmeccanico'') si trovino ''senza un'adeguata forma di rappresentanza di prossimita' nel luogo di lavoro'' ,
tuttavia, sostiene il giudice, cio' che la Fiom chiede non e' ''di interpretare l'art. 19 dello statuto dei Lavoratori, ma di riscriverlo; e questo non e' consentito al Giudice, il quale, e' bene ricordarlo, e' soggetto soltanto alla legge''.


Quanto ai problemi di costituzionalita' dell'art. 19 dello Statuto in riferimento agli articoli 2 3 e 39 della Costituzione, il giudice Aprile cita la sentenza della Consulta 244/96 che in sostanza parla di liberta' di scetla del sindacato se firmare un cattivo accordo per mantenere le prerogative sindacali oppure rinunciarvi: ''Un sindacato, disposto a sottoscrivere un cattivo contratto per i suoi rappresentanti pur di ritagliarsi una porzione di potere in azienda, non lede alcun diritto inviolabile dei suoi iscritti, ma semplicemente non tutela, come dovrebbe, i loro interessi''. Infine il giudice riconosce ''il carattere squisitamente politico'' della vertenza, arrivando ad ipotizzare anche una soluzione intersindacale, ma di difficile applicazione visto il clima tra le organizzazioni: la costituzione di Rsa unitarie senza sigle e sulla sola iniziativa dei lavoratori. E se la soluzione non puo' giungere nell'ambito ''effettivo' dei rapporti di forza negoziale con la controparte imprenditoriale, il giudice si augura che questo possa avvenire ''almeno in sede legislativa, come gia' auspicato, con inavvertita lungimiranza, dalla Corte Costituzionale''.

eg/sam/

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