giovedì 7 giugno 2012

Donne, cancro al polmone in aumento


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Sono in costante, allarmante, aumento i casi di tumore al polmone nelle donne, anche non fumatrici.

Il 26 percento, ossia oltre un quarto delle morti per patologie oncologiche è dovuto al cancro del polmone. E dei circa 38mila casi registrati in Italia nel 2011, con l’attuale tendenza si stima che questi siano destinati a diventare 45mila nel 2020 e oltre 51mila nel 2030.

Dati allarmanti dunque quelli presentati al meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) che si tiene in questi giorni a Chicago. «Oggi un caso di cancro polmonare su 5 (il 20%) viene diagnosticato nei non fumatori, il dato è in aumento e l’incremento riguarda per lo più le giovani donne», ha spiegato il dottor Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di oncoematologia dell’ospedale Moscati di Avellino. Il dato sorpresa è pertanto l’incidenza significativa del tumore nelle donne che non fumano e, a questo fenomeno, ancora non si riesce a dare spiegazione, fa notare Gridelli il quale specifica che ufficialmente per offrire una spiegazione si usa la formula «fattori genetici e ormonali». Tuttavia, la «la verità è che le ragioni reali non le abbiamo ancora capite».

«Quarant’anni fa la possibilità che un non tabagista potesse ammalarsi di cancro al polmone non veniva nemmeno presa in considerazione. Se gli esami eseguiti su un non fumatore mostravano una lesione polmonare, il carcinoma veniva escluso a priori. Spesso si tranquillizzava il paziente dicendogli che non era nulla di maligno – sottolinea Gridelli – Mentre il cancro al polmone da fumo è una neoplasia ormai ben codificata quello dei non fumatori è completamente diverso. E' praticamente un’altra malattia, un caso a sé».

E che sia un caso a sé, specie nelle donne, è supportato dall’idea che vi sia una mutazione genetica alla base dello sviluppo del cancro nelle persone non fumatrici. «Si è visto che nelle pazienti che si ammalano di cancro al polmone pur non fumando la mutazione del gene che codifica per il fattore di crescita Egfr è presente nel 50% dei casi – aggiunge Gridelli – Un dato di gran lunga superiore a quello della popolazione generale. Ma la sigaretta è [comunque] responsabile dell’80% dei casi».

L’incidenza del cancro al polmone nelle donne è pertanto non solo dovuta a fattori genetici ma anche all’aumento delle donne fumatrici, rispetto al calo registrato negli ultimi anni nell’uomo. E così, «l’incidenza di cancro nell’uomo cala; quella nelle donne sale», conclude Gridelli.

[lm&sdp]

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