lunedì 18 giugno 2012

stress psicosociale, asse 4, DSM 4,: SEPARAZIONE E DIVORZIO MANUALE DI SOPRAVVIVENZA


La separazione come stress
La separazione ed il divorzio non sono quasi mai esperienze
felici. Anche quando il rapporto con il coniuge è veramente
terribile e sembra che non ci sia nulla che tenga legate due persone,
la separazione genera una grande quantità di stress e problemi.
E lo stress non manca anche quando ci si separa per amore.
Anche quando si è molto innamorati di un’altra persona, la
sequenza di eventi e la realtà dei fatti legati alla separazione
determinano spesso cambiamenti radicali non tutti piacevoli.
I problemi e lo stress legati alla separazione sopraggiungono
inoltre in un momento in cui chi si separa avrebbe davvero un
gran bisogno tranquillità, sostegno, tempo, denaro. E invece incontra
spesso diffi coltà, incomprensioni, risentimenti, rancori,
riduzione del tempo a disposizione per se stesso e per il lavoro, e
spesso una riduzione della propria capacità economica, cioè un
signifi cativo impoverimento oggettivo. Non c’è dunque da sorprendersi se gli stati mentali prevalenti in corso di separazione e
divorzio sono: ansia, sensi di colpa, abbattimento, depressione,
senso di insicurezza, rabbia, e preoccupazione per il futuro.
Gli studi, le ricerche e le più importanti organizzazioni sanitarie
classifi cano la separazione ed il divorzio tra le esperienze
più traumatiche in assoluto, e quindi potenzialmente tra le più
pericolose per la salute mentale.Nel corso di una separazione, dicevamo, subiscono una profonda trasformazione tutti gli aspetti della vita.
Cambia la casa, cambiano le consuetudini, i rapporti con i
fi gli, l’economia personale ed il tempo da dedicare al lavoro e
agli hobby.
Insomma, i più importanti punti di riferimento non sono
più riferimenti!
A questi cambiamenti oggettivi si aggiungono spesso dei
comportamenti dettati da automatiche reazioni emotive che,
come in un diabolico circolo vizioso, non fanno altro che generare
ulteriori problemi.
Ad esempio, il sentimento di rabbia, anche se comprensibile
e legittimo, può essere molto mal speso in azioni controproducenti,
allo stesso modo in cui diventano boomerang contro se
stessi molti comportamenti dettati dall’abbattimento, dall’insicurezza,
dalla paura, oppure dai sensi di colpa o di inadeguatezza
personale.
Beninteso, qui non si tratta di provare ad eliminare delle
emozioni (cosa assolutamente impossibile a farsi in modo diretto),
ma di non seguirle in modo automatico.
Le emozioni sono importanti e vanno rispettate. Ma non è
sempre utile delegare ad esse la direzione della nostra vita. La
separazione ed il divorzio costituiscono una splendida opportunità
per imparare questo principio.
Tuttavia, molte persone superano con successo questo periodo
di dolore e cominciano ad un certo punto a vivere meglio
di prima, a differenza di altri che, invece, continuano a sperimentare
una condizione di sofferenza e subiscono un arresto
del proprio percorso vitale come intrappolati in una condizione
di persistente infelicità.
Quali sono i segreti di chi sopravvive bene alla separazione
e, anzi, migliora la qualità della propria vita? Quali sono i
fattori che, invece, rendono così infelici coloro che rimangono
intrappolati nelle maglie della separazione? Come sopravvivere
a tutto questo? Come fare in modo da uscirne in buona sostanza
migliori di prima?I comportamenti distruttivi
Ma cosa continua a tenere una persona legata al passato in
questo modo?
Quali misteriose distorsioni e quali meccanismi tengono
delle persone bloccate ed incapaci di proseguire il proprio percorso
vitale?
In questo libro ho provato a sintetizzare i quattro atteggiamenti
più distruttivi, incarnandoli in personaggi forse un po’
inquietanti ed esagerati, ma solo per riconoscere con chiarezza
delle componenti che possono agire dentro ciascuno di noi
quando non risolviamo un rapporto chiuso.
I quattro personaggi sono: il vendicativo, il competitivo,
l’espiante, la vittima.
Forse a nessuno è mai capitato e mai capiterà di rappresentare
in modo esclusivo uno di questi quattro personaggi, ma
alcune caratteristiche di ciascuno appartengono a molti, e ad
alcuni ci appartengono più di altri.
Scopo di questa parte del libro è di aiutare a riconoscere
dentro di noi le componenti di ciascun personaggio per poterle
superare.Nel primo caso – il vendicativo – il separato ritiene di essere
stato pesantemente danneggiato, tende ad attribuire all’altro
coniuge tutte le responsabilità del cattivo andamento del matrimonio e/o della sua fi ne, e dunque impiega il suo risentimento
e la sua rabbia per un attivo e insinuante lavorio che ha come
scopo la vendetta. Nel secondo caso – il competitivo – il separato tende a continuare una sorta di gara non scritta e non detta, tuttavia evidente per dimostrare di essere in qualche modo migliore dell’altro. Nel terzo caso – l’espiante – il separato tende ad attribuirsi ogni responsabilità del fallimento del rapporto precedente e dunque si sente colpevole, inadeguato, incapace.
Nel quarto caso – la vittima – il separato subisce ogni cosa senza
reagire e si considera una persona senza alcuna possibilità di
espressione e decisione. L’effetto fi nale è comunque che la persona continua a sentirsi legata al precedente rapporto e rinuncia così ad apprendere dall’esperienze rinuncia a rivolgere la propria attenzione alla vita presente e futura..................(continua)

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