martedì 26 giugno 2012

NANOTECNOLOGIE Chirurgia cerebrale hi-tech ,... ma lo stress?

Chirurgia cerebrale hi-tech E' l'ora dei lombrichi robot.......................La presentazione ufficiale di questo e di altri progetti destinati a far storia è avvenuta a Roma in occasione del BioRob 2012, il Congresso Mondiale che raduna ogni due anni i massimi esperti di bioingegneria al mondo (500 quelli presenti quest'anno), sotto l'egida dell'Università Campus Bio-Medico. Grande quanto una moneta da un quarto di dollaro, di forma vermiforme e dotato di grande flessibilità, il robot-lombrico è stato battezzato MINIR (Minimally-Invasive Neurosurgical Intracranial Robot) e la sua utilità è in duplice, perchè non solo è capace di asportare tumori situati in zone osticissime, ma con la sua attività mirata riduce al minimo il rischio di lesioni della parte sana della massa celebrale e quindi di danni motori, cognitivi e del linguaggio. "Grazie a un minuscolo foro praticato sul cranio - spiega Simard - MINIR può intervenire sulle profonde neoplasie del cervello senza danneggiare la parte sana. La sua elevata snodabilità e i supporti tubolari di cui è dotato gli agevolano notevolmente il movimento all'interno dell'organo".

Simard, neurochirurgo specializzato nel trattamento di tumori cerebrali mediante tecniche di microchirurgia robot-assistita e professore all'università del Maryland, ha sviluppato questo gioiello di nanotecnologia grazie ai fondi statali del Nationale Istitutes of Health (Nih), sperimentandolo però finora solo su cavie animali. Dopo l'inserimento del microchip vermiforme nel cranio, il paziente viene sottoposto a risonanza magnetica, strumento di analisi che in tempo reale fornisce al chirurgo la mappa completa del cervello e la posizione esatta del tumore. "A questo punto il chirurgo, monitorando il video, manovra il mini-robot attraverso un joystick e procede all'asportazione", spiega lo studioso. 

Nella fase di sperimentazione, il lombrico-robot è arrivato a rimuovere il 95% delle masse tumorali profonde prese in esame "e il restante 5% - conclude Simard - è quel sottilissimo strato tumorale che in neurochirurgia è considerato inamovibile, pena il danneggiamento della parte sana della materia cerebrale". MINIR potrà inoltre essere applicato anche per rimuovere i tumori della corteccia eloquente, che comanda appunto il nostro linguaggio, e rispetto alla quale, con le normali tecniche chirurgiche, i rischi di lesione sono elevatissimi.

Al BioRob sono stati presentati anche dei micro-chip inseriti nella calotta cranica, dotati di elettrodi in grado di raccogliere i segnali cerebrali del soggetto e inviarli all'esterno (oggi già sperimentati per permettere a persone completamente immobili di scrivere senza mani al computer). 

Da un gruppo di ricercatori americani del Massachusetts Institute of Technology (MIT) è invece arrivata l'idea dei "soft robot", automi super-intelligenti realizzati con materiali morbidi e movimenti più "umani", in grado di interagire più facilmente con chi sta loro accanto e di adeguarsi meglio alle intenzioni dell'uomo. L'obiettivo dei creatori è quello di creare una "fisioterapista robot" che sostituisca le odierne piattaforme di riabilitazione per il recupero di pazienti colpiti da ictus (strumenti che, per quanto d'avanguardia, restano pur sempre molto freddi).

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