giovedì 28 febbraio 2013

cittadini-parlamento-stato


orso castano : Grillo , nel suo programma, non sembra proporre "rivoluzioni" distruttive e catastrofiche, non propone , per esempio, l'abolizione dello stato o la privatizzazione del welfare, ne' l'abolizione in blocco della burocrazia, ne' la rappresentanza politica nel parlamento. Piuttosto vuole una sburocratizzazione  ed un massimo "dimagramento" dello stato, una snellezza ed una diffusione massima dell'informazione attraverso il potenziamento del web. Ma se stanno cosi' le cose la domanda che si pone e' : perche' ilaltri PD non sceglie  al suo interno gli interlocutori idonei al linguaggio grilliano e non tenta su alcuni importanti punti un accordo? Bersani deve chiarire questo punto. Non puo' limitarsi ad invitare Grillo a rapportarsi al parlamento. Non basta, appare come un destabilizzatore a caccia della rissa con Grillo. Grillo da parte sua ha solo interesse ad elezioni anticipate per vedere aumentare la sua percentuale di voti . Non vorremmo che sulla pelle del paese interessi di parte , da qualsiasi parte vengano , da Grillo o dal PD, mandino a scatafascio l'Italia. Ma va anche ricordato quanto accaduto in Belgio che resto', senza grossi traumi per ben due anni senza un governo ufficiale ma solo con un governo provvisorio che sbrigava gli "affari correnti" , e pure con buoni risultati...

Dal Programma di Beppe Grillo :

L’organizzazione attuale dello Stato è burocratica, sovradimensionata, costosa, inefficiente.
Il Parlamento non rappresenta più i cittadini che non possono scegliere 
il candidato, ma solo il simbolo del partito. La Costituzione non è applicata. I partiti si sono 
sostituiti alla volontà popolare e sottratti al suo controllo e giudizio.
• Abolizione delle province
• Abolizione dei rimborsi elettorali
• Accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti
• Abolizione del Lodo Alfano 
• Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico
• Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica
• Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione 
dopo due anni e mezzo
• Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato
• Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali
• Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato)
• Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati
• Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web, 
come già avviene per Camera e Senato
• Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action
• Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum
• Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa 
popolare
• Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria
• Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i 
commenti dei cittadini....................

Salute
L’Italia è uno dei pochi Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universali. Due fatti 

però stanno minando alle basi l’universalità e l’omogeneità del Servizio Sanitario Nazionale: la 
devolution, che affida alle Regioni l’assistenza sanitaria e il suo finanziamento e accentua le 
differenze territoriali, e la sanità privata che sottrae risorse e talenti al pubblico. Si tende inoltre ad 
organizzare la Sanità come un’azienda e a far prevalere gli obiettivi economici rispetto a quelli di 
salute e di qualità dei servizi.
GRATUITÀ DELLE CURE ED EQUITÀ DI ACCESSO
• Garantire l’accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e 
gratuito
• Ticket proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali
• Monitorare e correggere gli effetti della devolution sull’equità d’accesso alla Sanità
FARMACI
• Promuovere l’uso di farmaci generici e fuori brevetto, equivalenti e meno costosi rispetto ai 
farmaci “di marca” (che in Italia costano spesso di più che all’estero) e più sicuri rispetto ai 
prodotti di recente approvazione
• Prescrizione medica dei principi attivi invece delle marche delle singole specialità (come 
avviene ad esempio in Gran Bretagna)

INFORMAZIONE
• Programma di educazione sanitaria indipendente pubblico e permanente sul corretto uso dei 
farmaci, sui loro rischi e benefici
• Politica sanitaria nazionale di tipo culturale per promuovere stili di vita salutari e scelte di consumo 
consapevoli per sviluppare l’autogestione della salute (operando sui fattori di rischio e di protezione 
delle malattie) e l’automedicazione semplice
• Informare sulla prevenzione primaria (alimentazione sana, attività fisica, astensione dal fumo) e 
sui limiti della prevenzione secondaria (screening, diagnosi precoce, medicina predittiva), 
ridimensionandone la portata, perché spesso risponde a logiche commerciali
• Sistema di misurazione della qualità degli interventi negli ospedali (tassi di successo, mortalità, 
volume dei casi trattati ecc.) di pubblico dominio
MEDICI
• Proibire gli incentivi economici agli informatori “SCIENTIFICI” sulle vendite dei farmaci
• Separare le carriere dei medici pubblici e privati, non consentire a un medico che lavora in 
strutture pubbliche di Operare nel privato 
• Incentivazione della permanenza dei medici nel pubblico, legandola al merito con tetti massimi 
alle tariffe richieste in sede privata
• Criteri di trasparenza e di merito nella promozione dei primari
ORGANIZZAZIONE 
• Liste di attesa pubbliche e on line
• Istituzione di centri unici di prenotazione on line
• Convenzioni con le strutture private rese pubbliche e on line
• Investire sui consultori familiari
• Limitare l’influenza dei direttori generali nelle ASL e negli ospedali attraverso la reintroduzione 
dei consigli di amministrazione

LOTTA PER IL DOLORE
• Allineare l’Italia agli altri Paesi europei e alle direttive dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) nella lotta al dolore. In particolare per l’uso degli oppiacei (morfina e 
simili)
RICERCA
• Possibilità dell’8 per mille alla ricerca medico-scientifica
• Finanziare la ricerca indipendente attingendo ai fondi destinati alla ricerca militare
• Promuovere e finanziare ricerche sugli effetti sulla salute, in particolare legate
alle disuguaglianze sociali e all’inquinamento ambientale dando priorità ai ricercatori indipendenti
• Promuovere la ricerca sulle malattie rare e spesare le cure all’estero in assenza di strutture 
nazionali
• Introdurre, sulla base delle raccomandazioni dell’OMS, a livello di Governo centrale e regionale, 
la valutazione dell’impatto sanitario delle politiche pubbliche, in particolare per i settori dei 
trasporti, dell’urbanistica, dell’ambiente, del lavoro e dell’educazione
AMMINISTRATORI PUBBLICI
• Eliminazione degli inceneritori
• Introduzione del reato di strage per danni sensibili e diffusi causati dalle politiche locali e 
nazionali che comportano malattie e decessi nei cittadini nei confronti degli amministratori 
pubblici (ministri, presidenti di Regione, sindaci, assessori).










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