giovedì 21 febbraio 2013

Studio Usa, con ricette elettroniche -17,5 mln errori terapie in 1 anno



univadis
Roma, 20 feb. (Adnkronos Salute) - Le prescrizioni di farmaci attraverso un sistema elettronico possono dimezzare il rischio di errori nelle terapie ed evitare più di 17 milioni di incidenti di questo tipo negli ospedali degli Stati Uniti in un solo anno. Lo indica una ricerca pubblicata online sul 'Journal of American Medical Informatics Association' a firma di esperti dell'Us Institute of Medicine.
Oggi avviene almeno un errore al giorno legato ai medicinali nei nosocomi d'Oltreoceano. I ricercatori hanno calcolato che ampliando l'uso delle ricette on line, questo sistema avrebbe la possibilità di 'tagliarne' 50 milioni in un anno. Gli studiosi hanno analizzato i dati sull'impatto dei sistemi di prescrizione elettronica sugli errori terapeutici e li hanno combinati con quelli sull'adozione di questa metodologia negli ospedali, utilizzando diverse fonti affidabili. Tra queste, il 2006 American Society of Health System Pharmacists Annual Survey, la 2007 American Hospital Association Annual Survey.
L'analisi finale calcola la stima della riduzione degli errori per il 2008: la ricette elettroniche dimezzano la probabilità di errori. Proiettando il numero nel contesto degli ospedali americani che avevano adottato il sistema entro il 2008, gli autori hanno calcolato che questi errori si riducono del 12,5% a livello nazionale. Ciò equivale a circa 17.400.000 errori evitati solo nel 2008. Tuttavia, l'indagine ha scoperto che solo un ospedale per acuti su tre possiede un sistema del genere, soprattutto le strutture più grandi e di città. "Nonostante l'efficacia dei sistemi di prescrizione elettronica nel prevenire gli errori terapeutici - fanno dunque notare gli esperti - la loro adozione e l'uso negli ospedali degli Stati Uniti rimane modesta. Se tutti li adottassero, 51 milioni di errori potrebbero essere evitati ogni anno".
Tornare a vedere forme con occhiale bionico, a Pisa primi impianti mondo
Filippo, 32enne di Pescara - e come lui altri 7 pazienti italiani - ha detto addio al buio totale nel quale era avvolto ormai da qualche anno per effetto dell'aggravamento di una malattia degenerativa rara, la retinite pigmentosa, ed è tornato a vedere la differenza tra giorno e notte, a distinguere la forma degli oggetti, le sagome delle persone. Progressi apparentemente piccoli,....... La protesi infatti ha dei costi molto alti, circa 78 mila euro ai quali si aggiungono le spese per l'intervento (il Drg vale 4 mila euro) e per l'assistenza post impianto. "Arriviamo a circa 85 mila euro a paziente",......... Si cominciò con 16 elettrodi per approdare a 60 e la tecnologia è in continua evoluzione. Oggi siamo alla quinta generazione del software e alla terza generazione delle telecamere. Con la protesi retinica, i fotorecettori danneggiati sono sostituiti da un microcomputer in grado di trasformare e trasmettere ". l'impulso luminoso, ricevuto da una telecamera montata sugli occhiali del paziente, alle cellule nervose della retina ancora attive................l'impulsRetina Italia Onlus attraverso il suo presidente, Assia Andrao: "Realizzeremo nei prossimi mesi una serie di incontri informativi sulla protesi retinica dedicati a pazienti e familiari in tutta Italia". La protesi, continua Rizzo, è fissa, l'impianto resterà sulla retina per il resto della vita dei nostri pazienti, ma il software che regola la proiezione di immagini è in continuo sviluppo e stiamo assistendo a un continuo miglioramento delle performance visive dei pazienti. Per il 2016 è prevista una protesi con 240 elettrodi, cioè una densità 4 volte migliore di quella che impiantiamo oggi e questo permetterà quindi di estendere il campo di applicazione anche a pazienti che hanno una vista migliore rispetto a coloro che sono adesso candidabili all'intervento

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