lunedì 25 febbraio 2013

Nanoparticelle , sistema immunitario , correttezza nell'informazione scientifica e tecnologica

Molecularlab.it - Animazioni, News e didattica su biologia molecolare, ingegneria genetica e ricercaorso castano : pubblicare post senza contemporaneamente fornire  "controcanti" o  senza alcun commento con il link a questo sito che esalta , a dir poco, il "new brave world" delle nanotecnologie non mi sembra cosa corretta nel campo della comunicazione scientifica. Ormai , sembra che le nanoparticelle siano  la panacea di tutti i nostri mali, dall'inquinamento al cancro. Questo modo di fare informazione scientifica e' scorretto, non entra nel merito, non riporta gli effetti collaterali potenziali e studiati per ciascun intervento nanotecnologico e , sopratutto , non si parla dei metodi diversied alternativi che potrebbeo essere usati senza che l'uomo entri in contatto con nano-particelle insicure ed ancora poc o studiate come farmavigilanza. Ricordiamo a questi divulgatori che gia' le nanoparticelle dei combusti delle macchine da trasporto (dalle PM10 in giu')  sono un grave problema , per non parlare delle particelle che derivano dai combusti diesel o dalle ruote delle macchine da trasporto. Queste particelle hanno portato ad un aumento dei tumori ed hanno fatto diventare Torino una delle citta' piu' inquinate d'Italia. Questi divulgatori non fanno un buon servizio alla prevenzione ed alla salute della popolazione. anche se la loro strada, come si suol dire "e' lastricata, come quella dell'inferno , di buone intenzioni......La storia purtroppo si ripete. Come per gli OGM, che avrebbero dovuto sfamare l'umanita' , ma che sembrano modificare il nostro DNA , per i quali ci furono schieramenti opposti , ma almeno ci fu un serio dibattito, cosi' dietro quest'enfasi nano-mercato , ci sono colossi a caccia di soldi, forse alcuni entusiasti divulgatori, nella fretta , hanno dimenticato di suggerire chi c'e' dietro questo ennesimo business a danno dei consumatori. E' tempo di vigilare!!!
Nanoparticelle e sistema immunitario
......................Prodotti basati sulla nanotecnologia sono già presenti sul mercato e (link)  comprendono componenti per l'elettronica, vernici anti graffio, attrezzature sportive, tessuti anti macchia e anti grinza e creme solari. Gli analisti stimano che il mercato per questi prodotti valga ora centinaia di miliardi di euro e che potrebbe arrivare a un bilione entro il 2015.

Questo potrebbe anche significare che la possibile esposizione professionale e del pubblico alle nanoparticelle fabbricate potrebbe aumentare sensibilmente nel prossimo futuro. Molti ricercatori hanno già affrontato le questioni di tossicità associate con diverse nanoparticelle in vitro e in vivo. Tuttavia, mancano ancora informazioni che descrivono il relativo rischio per la salute e ambientale delle nanoparticelle costruite. Gli effetti delle proprietà delle nanoparticelle sul sistema immunitario sono ancora in fase di analisi, e gli studi di molte preparazioni con nanoparticelle di solito ricadono in due categorie: (a) reazioni a nanoparticelle che sono specificamente modificate per stimolare il sistema immunitario e (b) effetti collaterali indesiderati delle nanoparticelle.Questo significa che i risultati del progetto InLiveTox potrebbero avere il potenziale per cambiare il modo in cui i settori farmaceutico, chimico, cosmetico e alimentare testano sicurezza ed efficienza dei nuovi materiali. I metodi migliorati potrebbero apportare significativi benefici economici sia mediante la riduzione dei costi dei test se confrontati all'uso di animali, ma anche mediante l'opportunità di portare sul mercato prodotti più sicuri in modo più veloce rispetto ai metodi attuali, soddisfacendo allo stesso tempo la legislazione REACH.

La tecnologia sviluppata in questo progetto potrebbe fornire un significativo vantaggio a chi la adotterà da subito. Essa può essere usata come strumento di test e ricerca in tossicologia e farmacologia per qualsiasi nuova entità chimica. I risultati del progetto hanno superato in molti modi le aspettative, fornendo una tecnologia eccitante e innovativa che ha il potenziale per sostenere gli sviluppi di nuovi prodotti nel settore dei test in vitro. A livello macro, il progetto conferma la posizione competitiva in campo internazionale che gli enti di ricerca europei occupano nel settore in rapido sviluppo dei test in vitro.

Il consorzio è un gruppo interdisciplinare composto dai leader europei in nanotossicologia, farmacia e ingegneria a livello europeo, assieme a un importante gruppo di ricerca americano proveniente dalla University of Rochester nell'ambito dell'invito FP7-NMP-2008-1.3-2 del 7° PQ. 

Fonte: Cordis (20/02/2013)

Nanotecnologie e Biotech



 Nanoparticelle in una cellula cancerosa

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