giovedì 18 aprile 2013

Con la crisi è epidemia di suicidi : le notizie si commentano da sole. Ci pensi la Merkel, se ha una coscienza.


da "Il Corriere del Ticino"

Sempre più cittadini Ue si tolgono la vita: +20% dal 2008, in Grecia è +40%


ROMA - Un effetto devastante sulla psiche dei cittadini: questa è una delle conseguenze dell'austerity imposta a diversi Paesi europei come "cura" per la crisi economica. Lo sottolinea uno speciale pubblicato dalla rivista Lancet, in cui si legge anche che la Grecia sembra essere il paese più colpito dell'Unione. "Le misure non hanno risolto i problemi economici e hanno creato grandi problemi sanitari - scrive Martin McKee della London School of Hygiene - non è solo la disoccupazione a peggiorare la salute, ma anche la mancanza di un sistema di welfare. Le persone hanno bisogno di sperare che i governi li aiuteranno nel momento del bisogno".
Secondo le cifre riportate il tasso dei suicidi nei 15 paesi che facevano parte dell'Ue prima del 2004, che stava calando, dal 2008 in poi ha ricominciato a salire, e ora è del 20% più alto rispetto al minimo toccato nel 2007. L'andamento è simile anche in Italia, dove da 2828 casi del 2008 si è arrivati a 3028 nel 2010. Nei paesi più colpiti dalla crisi il tributo è più alto, con ad esempio un 40% in più in Grecia, ma anche in Inghilterrà si stima che siano almeno mille le vittime della crisi dal 2008 al 2010.
Proprio la Grecia è indicata dagli esperti come il paese "laboratorio", dove gli effetti sulla salute si sono visti prima rispetto agli altri. Nel paese si segnala un forte aumento dei casi di Aids, dovuto allo stop ai programmi di fornitura di siringhe, ma anche l'arrivo di malattie come malaria, dengue e tbc che "approfittano" della carenza di risorse sanitarie. Secondo i ricercatori la reazione alla crisi poteva essere diversa: "Nonostante le perdite massicce nel sistema bancario, l'Islanda ha rifiutato le misure prescritte dal Fondo Monetario Internazionale - scrivono - in questo paese la popolazione è addirittura più sana rispetto a prima della crisi, probabilmente perché le grandi catene di cibo spazzatura se ne sono andate a causa degli alti costi del cibo".
Secondo gli esperti è ancora presto per valutare pienamente gli effetti della crisi sulla salute, e quelle descritte sono solo le prime avvisaglie: "Al momento solo i primissimi effetti della crisi sono evidenti - sottolineano - molti paesi europei hanno avuto recessioni prolungate, e tagli alle spese per la salute che probabilmente colpiranno i servizi nei prossimi anni. Quindi le esatte dimensioni delle conseguenze diventeranno chiare solo nei prossimi anni".

Grecia, bimbi cercano cibo tra i rifiuti

La crisi economica porta alla fame: viste scene ritenute impensabili in Europa

ATENE - Con la crisi economica che sta flagellando la Grecia, nel Paese ormai si vedono scene ritenute impensabili in Europa: bambini che a scuola cercano cibo nella spazzatura, altri che chiedono ai compagni gli avanzi, o piegati in due per i crampi della fame o che svengono. È quanto raccontano gli insegnanti greci, come segnala il New York Times.
«Neppure nei miei incubi mi sarei aspettato una situazione del genere - spiega Leonidas Nikas, direttore di una scuola elementare di Atene -. Ormai siamo a un punto in cui i bambini arrivano a scuola affamati. Le famiglie hanno difficoltà non solo con il lavoro, ma a sopravvivere». L'anno scorso si stima che il 10% degli scolari di elementari e medie abbia sofferto la fame, «e la Grecia è ora al livello di alcuni paesi africani», rileva Athena Linos, docente della facoltà di medicina di Atene. Le scuole greche non offrono il pranzo, gli studenti si portano il cibo da casa o lo comprano nelle mense. Ma il costo è diventato insopportabile per molte famiglie e alcuni ragazzi stanno iniziando a rubare il cibo. Alexandra Perri, insegnante in una scuola di Acarne, racconta che almeno 60 dei loro 280 studenti soffrono di malnutrizione. «Quest'anno i casi di malnutrizione sono aumentati moltissimo - spiega -. Un anno fa non era così».
Secondo un rapporto dell'Unicef del 2012, tra le famiglie greche più povere con bambini, oltre il 26% ha una dieta economicamente debole. Il fenomeno è molto evidente tra gli immigrati ma si sta diffondendo anche tra i greci nelle aree urbane. L'anno scorso l'ong di salute pubblica Prolepsis ha iniziato un programma pilota con cui ha fornito panini, frutta e latte a 34 scuole pubbliche, dove oltre la metà delle 6.400 famiglie interessate aveva problemi di fame media o grave. Dopo il programma, la percentuale è scesa al 41%. Ora il programma è stato esteso, per quest'anno, a 120 scuole e 20mila bambini.

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