martedì 16 aprile 2013


orso castano: dunque l'Europa , la Commissione Europea finanzia varie Universita' Europee, a suon di 3.340.000 euro, per un progetto che e' qusi la copia del progetto STAMINA, riservato al cuore per produrre valvole cardiache biologiche che dureranno al massimo 10 anni e poi si dovra' rioperare il povero paziente. La Big Pharma tedesca  Corlife GbR. ripropone , anche se sempificate e piu' di piu' veloce applicazione, valvole che somigliano a quelle di vecchio tipo. Ripeto, della durata di 10 anni circa . Sulla medicina "rigenerativa", cosi' come sulla nanobiotecnologia  si stanno giocando le fortune delle Big Pharma. E' tutto trasparente? Non ci sembra. Non mancheremo di fare le nostre osservazioni. Anche per questi camopi c'e' la farmacovigilanza e dovra' funzionare!!

CENTRI SPECIALIZZATI MEDICINA RIGENERATIVA: IL PROGETTO TECAS

L'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Padova partecipa al network per trovare nuove terapie per le patologie cardiovascolari

corlife
02.12.2012. Il Progetto Europeo Marie-Curie denominato “TECAS” (Towards Tissue Engineering Solutions for Cardiovascular Surgery – Soluzioni di Ingegneria Tissutale per la Chirurgia Cardiovascolare) selezionato dalla REA (Research Executive Agency) e finanziato dalla Commissione Europea ha come scopo la creazione di un network scientifico in grado di mettere in comunicazione costante i più grandi esperti europei nel campo dell’ingegneria tissutale cardiovascolare e della nuova frontiera della medicina rigenerativa dei tessuti, al fine di soddisfare le crescenti esigenze cliniche attraverso l’applicazione e la produzione di innovativi sostituti valvolari cardiaci vitali e lo sviluppo di nuove metodiche di trattamento per le disfunzioni valvolari.
TECAS si prefigge inoltre l’obiettivo della rigenerazione di porzioni di muscolo cardiaco e di grandi vasi attraverso delicate e sofisticate tecniche di semina cellulare su scaffold 3D funzionalizzati.
Tale network vede coinvolte, accanto al sigillo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Padova, le prestigiose accademie tedesche quali la Scuola Medica di Hannover e l’Università di Aachen, l’Università di Eindhoven (Paesi Bassi) e infine l’Università greca di Patrasso. Il passaggio tra lo sviluppo di prodotti di ingegneria tissutale ad alta tecnologia e la loro applicabilità clinica una volta immessi nel mercato, verrà supportato dall’adesione al Progetto di una delle più grandi aziende nel campo dell’Ingegneria Tissutale in ambito cardiovascolare quale la tedesca Corlife GbR.
TECAS prevede una durata complessiva di 4 anni, la formazione di 13 dottori di ricerca, la produzione di 7 brevetti ad alta tecnologia nel campo dell’ingegneria tissutale cardiovascolare, il conseguimento dell’applicabilità clinica di nuove metodiche di controllo di qualità, sterilizzazione e conservazione di tessuti umani trattati e la partecipazione a 26 conferenze internazionali per la presentazione e la divulgazione dei risultati con particolare coinvolgimento di partners industriali esterni al Progetto Europeo (aspetto volto ad aumentare la concorrenza europea ed essere al passo con l’innovazione tecnologica in questo specifico ambito di ricerca).
La Commissione Europea ha stanziato per TECAS 3.340.000 euro totali la cui fetta maggiore di 725.000 euro è destinata ad alimentare la ricerca dell’équipe del Prof. Gino Gerosa direttore della Cardiochirurgia di Padova, essendo tra i più importanti poli a livello europeo per lo sviluppo e l’applicazione di tecniche di Ingegneria Tissutale e di Medicina Rigenerativa a tessuti cardiovascolari. I ricercatori Filippo Naso, Laura Iop, Paola Aguiari, Sabrina Facciolo e il Prof. Michele Spina, consolidati da una comprovata esperienza pluridecennale saldamente documentata dalle innumerevoli pubblicazioni in molteplici riviste scientifiche internazionali, avranno lo specifico compito di sviluppare bio-protesi valvolari cardiache di nuova generazione (trans-femorali e trans-apicali) costituite da tessuto animale reso biocompatibile per l’impianto nell’uomo e in grado di essere ripopolato dalla componente cellulare endogena. Spetta all’Unità di Ricerca padovana la produzione di nuove metodiche per la preservazione e sterilizzazione di costrutti tissutali in attesa di impianto, e la responsabilità della formazione di 3 dottori di ricerca. Tutta l’attività verrà svolta nel nuovo laboratorio del Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari allestito all’interno del Campus Biomedico “Pietro d’Abano” in Via Orus 2 a Padova.
dal sito della Corlife
Tissue-engineered valvular grafts are based on decellularized allograft matrices using a proprietary process. These scaffolds are suitable for repopulation with autologous cells that maintain continuous remodelling and growth of the implanted valvular prosthesis. The fully integrated tissue-engineered valve overcomes the limitations of conventional biological and non-biological valves. (Cebotari et al, Circulation, 2006, 114 (Suppl. I): I-132-7)
BioVaM™ is a processed vascularized biological matrix suitable and optimized for reconstruction of organs and structures. After implantation and connection to the recipient´s vascular system the graft is integrated into the patient's body and becomes indistinguishable from the patient's own tissue. BioVaM™-technology can be used in several innovative products in reconstructive surgery, somatic cell therapy and diagnostics. (Schultheiss et al., Der Urologe, 2004, 43(10): 1223-1228)
corlife has designed and developed a novel, minimally invasive, catheter-based technique for implanting an access to the left or right ventricle.corlife’s patented ventricular access device (corVAD) eliminates the need for extracorporeal support and, since no coring of the heart wall is required, drastically reduces the risk of post-procedural bleeding. The device is placed into the beating heart without the need for extracorporeal support in a very quick and safe procedure.Modern vascular surgical procedures often involve the grafting of a tubular prosthetic implant. Such replacement procedures may be time-consuming and, consequently, may subject a patient to prolonged anaesthesia and use of a cardiopulmonary support system. corVCD is a conduit coupling device that can be attached quickly without the need for fine suturing techniques by the surgeon, thus, decreasing the likelihood of adverse reactions.

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