martedì 16 aprile 2013

Nature ed molti scienziati contro metodo Stamina: “Malati usati per promuovere false speranze”

Metodo Stamina: cura o business?“Il meeting sulle cellule staminali adulte in Vaticano e’ stata una esibizione senza vergogna – scrive la rivista – bambini malati ripresi in televisione che condividevano il palco con compagnie private impegnate sulle staminali e ricercatori che chiedevano disperatamente di accelerare l’uso clinico delle proprie terapie. A poco piu’ di un chilometro il Senato italiano erodeva ancora di piu’ le garanzie per i bambini emendando un gia’ controverso decreto ministeriale con una clausola che equipara le cure con le staminali ai trapianti di tessuti”.
“Se anche la seconda camera approvera’ l’emendamento – avverte il sito della rivista – l’Italia sara’ fuori dalle regole Ue e da quelle dell’Fda“. Molti scienziati, ricorda Nature, sono inorriditi da quello che succede a Roma, e ne hanno tutte le ragioni: “E’ sbagliato usare malati terminali e disabili per promuovere false speranze – scrive la rivista – come qualcuno ha cercato di fare al convegno in Vaticano, ed e’ altrettanto sbagliato usare queste persone per bypassare le agenzie regolatorie come sta cercando di fare il Parlamento italiano”. (AGI) .


14/04/2013 18:38

Metodo Stamina: cura o business? da  

La relazione ministeriale getta delle ombre, anche abbastanza pesantiLe cellule staminali. Sono chiamate staminali tipi di cellule molto diverse fra loro. Il loro minimo comun denominatore sono due caratteristiche. La prima: sono in grado di moltiplicarsi quasi all’infinito. Le altre cellule dell’organismo, dopo che si sono divise un certo numero di volte, non sono più capaci di riprodursi. La seconda caratteristica comune a tutte le staminali: sono in grado di evolversi in tipi cellulari molto diversi fra loro, a differenza delle cellule mature come i neuroni o i globuli rossi, che hanno un aspetto definito e delle funzioni circoscritte in un ambito preciso.

“Il metodo Stamina”. Si tratta di un metodo di cura di malattie rare e degenerative dei bambini (Atrofia muscolare spinale o Sma, Sindrome di Niemann-Pick, Leucodistrofia metacromatica, Morbo di Krabbe, Paralisi cerebrale da asfissia al momento della nascita, proposta anche a malati di Parkinson, Sla, sclerosi multipla, pazienti con lesioni spinali, ictus, tumori) portato avanti dalla Stamina Foundatio, con sede a Torino, di Davide Vannoni e Marino Andolina.
Vannoni è torinese e ha 46 anni. Professore di Psicologia ad Udine, è un cognitivista appassionato di neuroscienze. Andolina ha 67 anni. Immunologo-pediatra, dirige il reparto trapianti dell’ospedale Burlo-Garofolo di Trieste. È stato il primo italiano, nel 1984, a eseguire trapianti di midollo.
I malati curati. La Stamina Foundation è attiva dal 2009 e ha curato 65 pazienti. Ma Vannoni e Andolina sostengono di aver ricevuto più di 10 mila richieste. Alcuni opuscoli, ora acquisiti dalla Procura di Torino, che indaga sul “metodo Stamina”, parlavano di oltre mille casi trattati, con percentuali di recupero dal 70 al 100%. All’ospedale di Trieste “Burlo Garofolo”, dove fino al 2011 ha lavorato Andolina, è stata condotta una ricerca su cinque bambini curati con le staminali mesenchimali, pubblicata poi nel dicembre 2012 sulla rivista scientifica Neuromuscolar Disorders: i bimbi, dai 3 ai 20 mesi, non hanno avuto effetti positivi dalla cura. Due su cinque sono morti.
I costi. Un trattamento, che consiste in un prelievo di cellule staminali dal midollo del paziente, la moltiplicazione delle stesse in laboratorio e la somministrazione, 15-20 giorni dopo il prelievo, delle staminali moltiplicate in tre sedute, con altrettante punture lombari. Calcolando che un trattamento costa dai 20 ai 30 mila euro e una singola puntura 7 mila, si spendono dai 41 ai 51 mila euro.
Le indagini. A Davide Vannoni e altri 11 indagati sono contestati dalla Procura di Torino guidata da Raffaele Guariniello reati come associazione a delinquere, truffa, somministrazione di farmaci imperfetti e pericolosi per la salute pubblica. Le indagini, iniziate nel giugno 2009, si sono concluse nell’agosto 2012. Sono stati sequestrati depliant in cui si prometteva un alta percentuale di successo e filmati divulgativi – un ballerino russo, immobilizzato da una malattia neurologica, tornato a danzare dopo la cura. Sono stati sentiti testimoni, tra ex dipendenti delle società di Vannoni e pazienti, e acquisiti i bonifici pagati come “donazioni” alla Stamina Foundation. Che proponeva la cura con le staminali mesenchimali a malati di Parkinson, Sla, sclerosi multipla, pazienti con lesioni spinali, ictus, tumori. A bambini con patologie rare.
Rischi e pericoli del “Metodo Stamina”. Nell’intervista al Corriere della Sera, Massimo Dominici, uno dei più autorevoli esperti di biologia delle cellule staminali in Italia, è stato lui a scrivere la relazione ministeriale sul metodo Stamina, così sintetizzata“Il metodo Stamina è pericoloso per la salute perché a volte ai pazienti è inoculato materiale biologico prelevato dallo stesso malato. Ma altre volte vengono iniettate cellule prelevate da terze persone, con il rischio di contagio batterico e virale che ciò comporta. Le metodologie di preparazione dei preparati sono grossolane, con errori marchiani, e del tutto fuorilegge. I laboratori sono in luoghi non adatti. Sui vasetti che conservano i tessuti prelevati ci sono etichette scritte a matita, per lo più incomprensibili.
Quelli di Stamina, poi, hanno detto che con le loro cellule vogliono fare alcune cose, in realtà quelle cellule possono avere effetti collaterali imprevisti. Hanno fatto confusione con i brevetti e non hanno mai pubblicato un risultato delle loro ricerche nelle pubblicazioni scientifiche”.

Carola Parisi






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