domenica 21 aprile 2013

Gene ripara cuore danneggiato, scoperta eccezionale in Usa


 Roma, 17 apr. (Adnkronos Salute) - Nuova vita in cuori vecchi e malandati. I ricercatori del University of Texas Southwestern Medical Center (Usa) hanno identificato un gene specifico, che regola la capacità del cuore di rigenerarsi dopo le lesioni. Questa funzione del gene, battezzato Meis1, non era nota. Dunque la scoperta potrebbe essere importante per la prevenzione cardiovascolare, spiegano gli studiosi su 'Nature'."Abbiamo visto che l'attività del gene aumenta significativamente nelle cellule del cuore subito dopo la nascita, proprio nel periodo in cui le cellule del muscolo cardiaco smettono di dividersi. Sulla base di questa osservazione ci siamo chiesti: se il gene viene eliminato dal cuore, le cellule continueranno a dividersi anche in età adulta? Ebbene, la risposta è sì", spiega Hesham Sadek, autore senior dello studio condotto sui topolini.Insomma, il cuore dei mammiferi non può rigenerarsi dopo una lesione, ma entro i sette giorni di vita questo è ancora possibile. Nel 2011 proprio il laboratorio di Sadek ha dimostrato che il cuore dei baby-mammiferi è capace di una risposta rigenerativa vigorosa attraverso la divisione delle proprie cellule. Un potere che si perde in pochi giorni, come sa bene chi, da adulto, subisce un infarto.Il gruppo di ricercatori ha dimostrato che basta 'spegnere' il gene nel mirino per estendere il periodo di proliferazione cellulare nei cuori di topi neonati. Ma anche per riattivare il processo rigenerativo nel muscolo cardiaco di topi adulti, il tutto senza effetti nocivi sulle funzioni cardiache.Questa nuova scoperta dimostra che Meis1 è un fattore chiave nel processo di rigenerazione, la cui piena comprensione può portare a "nuove opzioni terapeutiche per la rigenerazione del cuore adulto". Un risultato alternativo alle ricerche in corso, che puntano sulle staminali per riparare dall'interno il cuore danneggiato dall'infarto."Meis1 - conclude lo studioso - potrebbe essere utilizzato come un interruttore per rendere le cellule cardiache adulte capaci di dividersi. Un approccio che potrebbe segnare l'inizio di una nuova era nel trattamento dell'insufficienza cardiaca".  

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