lunedì 29 aprile 2013


Orso Castano : oggi in Piemonte domani chissa' dove. Tagliare/Chiudere , come con le fabbriche di trattori!Chiusura emodinamiche: l’Anaao ricorre al Tar. Gallone:«i numeri non lo consentono»

di Matteo De Fazio
Santa_Croce_gL’Anaao Assomed, associazione sindacale dei medici dirigenti, ha presentato un ricorso al Tar del Piemonte contro la delibera di riorganizzazione della rete dell’emodinamica, che vedrebbe la chiusura dei reparti del Santa Croce di Moncalieri e il San Luigi di Orbassano e il loro spostamento alle Molinette. Anaao, pochi giorni fa ha inoltre segnalato la situazione alla Corte dei Conti, per mettere luce sull’aspetto contabile. Ne abbiamo parlato con il dott. Gabriele Gallone, segretario dell’associazione.
Ascolta l’intervista

Quali sono i passaggi che hanno portato a questo ricorso?


Questa iniziativa si viene a creare per un’iniziativa che Monferino, ex assessore, voleva portare avanti a tutti i costi, la riorganizzazione del sistema sanitario. Grazie a questa Torino ha già una ferita, la chiusura dell’ospedale Valdese. Se in Piemonte potevano essere chiusi molti piccoli ospedali, è invece stato chiuso uno dei gioielli che avevamo a Torino, che effettuava il numero di interventi più alto di tumore alla mammella, dopo le Molinette. La riorganizzazione delle emodinamiche pone molti dubbi dal punto di vista della realizzabilità, semplicemente perché i numeri non lo consentono: l’emodinamica del San Luigi fa 1000 procedure all’anno, il Santa Croce 1500. Chiuderle per spostarle in ospedali vicini potrebbe essere logico sebbene ci siano delle contraddizioni evidenti: ad esempio inizialmente l’assessore Monferino aveva parlato di chiudere l’emodinamica di Rivoli e dopo 3 mesi ha cambiato idea, non si sa bene perché. Ha cambiato idea in fretta e non ha saputo spiegarlo. Ma a parte questo spostare questa massa di procedure dall’oggi al domani determina grosse difficoltà dal punto di vista organizzativo e la necessità di fare degli investimenti. Non è possibile, ad esempio, che l’ospedale di Rivoli che ha un numero di procedure già alto, potrebbe avere un raddoppio in pochissimo tempo. Si rischia un intasamento di pazienti che non sono pazienti che possono aspettare: devono essere trattati entro pochi minuti, massimo entro un ora.
Dunque il ricorso al Tar, ma anche alla Corte dei Conti?
Sì. Abbiamo denunciato questa situazione, non solo con il Tar, ma anche alla Corte dei Conti. Nella delibera è stato scritto che lo spostamento non sarebbe costato un € in più alla Sanità Regionale. Noi stiamo dimostrando, che per spostare queste procedure sarà necessario avere posti letto in più, nuove apparecchiature, probabilmente infermieri nuovi, ecc. I direttori dell’ospedale di  Rivoli e delle Molinette stanno pensando a fare degli investimenti: manderemo una lettera a loro, dicendo, “fate pure, ma la corte dei conti controllerà, se spenderete un euro in più, dovete metterli voi, personalmente”. Il modo migliore per colpire il pressapochismo è mettere le mani nei loro portafogli. C’è già stata un udienza per i Tar, ci siamo presi del tempo con il giudice per capire le formalità tecniche. La Regione si è subito costituita contro di noi, con obiezioni ridicole, tipo che l’Anaao non rappresenta tutti i medici. Noi rappresentiamo il 30 % e come associazione sindacale siamo legittimati. A metà meggio si entrerà nel merito. Una delle obiezioni principali è che lo spostamento in queste strutture non tarate per un grande afflusso, ad esempio un pazziente con infarto non si riesca a gestire. L’esposto alla corte dei conti invece è una segnalazione. Al momento in cui si faranno degli investimenti dovranno prendere fondi loro. Probabilemente
Il dott. Gabriele Gallone
Il dott. Gabriele Gallone
C’è un danno al territorio, o è solo una questione di numeri?
Il danno è anche per il territorio. Quando fu aperta Moncalieri, si pensava di spostare tutte le Molinette nella zona di Grugliasco, ma non è mai stato fatto. Moncalieri ha dietro di sé un territorio enorme, è una delle più grandi città del Piemonte. Mentre si chiudono queste emodinamiche che hanno dei requisiti rispettati dalle normative nazionali, se ne apre una nuova a Domodossola per motivi elettorali, lì risiedono importanti consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, oltre a esserci una bella enclave del governatore Cota:  sembra un contentino. Vogliono chiudere delle Emodinamiche che sono aperte 7 giorni su 7, 24h, così come dev’essere per chi ha un infarto, ma ne apriranno uno a Domodossola che sulla carta funzionerà come la scuola elementare di mia figlia: dal lunedì a venerdì, dal mattino al pomeriggio. Tutto per accontentare i potentati locali. Quando l’ho detto mi hanno attaccato tutti, certo. Ma con i 4 milioni di euro che hanno speso potevano portare i pazienti della Val Formazza e Val Vigezzo con una macchina sportiva, sarebbe costato meno. Bisogna stare attenti, siamo nelle mani di incompetenti.
Ad oggi queste due emodinamiche sono ancora aperte?
Ad oggi sì. L’ultima deadline è dicembre per il San Luigi, giugno per Moncalieri. Ma ci sono dei grossi mal di pancia all’interno della maggioranza. Credo che una riorganizzazione si possa fare, ma non in questo modo: occorre tagliare privilegi, chiudere ospedali che non hanno senso. Tagliare come si sta facendo, fa pensare ad interessi di altro tipo, amicizie, situazioni intoccabili,ecc. La chiusura del Valdese, ad esempio, mi fa pensare che ci sia  qualcosa di losco sotto. Un giorno verrà data ad una società di servizi, magari con qualche interesse nel privato, altre spiegazioni non ne trovo. Attualmente non ci sono i numeri, c’è una voce che dalle Molinette sia partita una richiesta di rallentare l’invio dei pazienti di moncalieri e orbassano. Qualsiasi struttura può andare in tilt con un massiccio afflusso.La guida dell’assessorato è cambiata, però.Da quando si è insediato Cavallera, non abbiamo ancora avuto un incontro. Loro vorrebbero far decantare la situazione, il gradimento del partito di Cota è ai minimi termini, il Pdl si è reso conto che ha sbagliato a lasciare via libera all’assessore Monferino, totalmente incompetente sulla materia, peraltro molto arrogante. Neanche noi ne sentiremo la mancanza. Cavallera è un politico di lungo corso, non credo che avrebbe fatto queste cose. Ma la situazione è complessa, le DGR sono già state fatte. Le possibilità sono ritardare ulteriormente l’applicazione o annullare le delibere, ma questo creerebbe un problema con il governatore Cota.
Il bilancio della Regione non migliora la situazione
La situazione della Regione è un disastro: sono stati sperperati molti fondi. Non so se la colpa sia di Ghigo, Bresso, Cota, o da dividere equamente: il punto è che non possiamo pagare questi debiti a meno di alzare le tasse. I tagli di Monferino non potranno portare ad un risanamento, solo a ulteriori tagli. Fino a 20 anni fa il debito di bilancio non c’era; è chiaro che queste persone non potranno ripagare il debito che hanno creato, forse lo Stato ci darà una mano. Ma se la soluzione è quella di tagliare il pubblico, con l’idea che è sempre negativo, consiglio di andare negli Stati Uniti, in Calabria o in Lazio, dove si può ricevere il conto alla fine di una prestazione sanitaria.
Link utili
- Il sito di Anaao

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