martedì 22 settembre 2009

Creare la VITA in laboratorio .....Veronesi dal pensiero forte . "le magnifiche sorti e progressive", clicca

Creare la VITA in laboratorio non è solo un rischio, ma una possibilità in più. Il genetista americano Craig Venter ha fatto un altro passo avanti nel processo della creazione della “vita sintetica”. Dietro questa espressione, che suona un po’ oscura, c’è la realizzazione - dopo un lungo lavoro di laboratorio - di una nuova specie di batterio mai esistita prima. Il dna di un microrganismo è stato prelevato, modificato e inserito in un altro microrganismo, dando così origine a nuova forma di vita........Certo, la scoperta del “codice della Vita” - così si può definire la mappatura del genoma umano e lo studio della funzione dei geni – ha prodotto la più grande rivoluzione culturale della storia recente dell’uomo. E oggi pone dei nuovi interrogativi al nostro pensiero.Nel dna abbiamo trovato l’alfabeto per leggere il libro della biologia sulla Terra e ci troviamo a dover elaborare un nuova etica che tenga conto di un fatto inedito: la biologia umana non differisce molto da quella degli altri esseri viventi, ma l’uomo è l’unico in grado di intervenire su ogni forma di vita. Anche la sua.Purtroppo non è abbastanza diffusa la convinzione che la scienza non lavora per ciò che non è utile all’uomo e, dunque, processi tecnicamente fattibili, come la creazione di un dna artificiale o la clonazione, non saranno mai sviluppati se non in casi di provato vantaggio per il bene dell’umanità. Proprio per questa riflessione, la prossima Conferenza mondiale sul futuro della scienza, che si terrà a Venezia dal 20 al 22 settembre, ha per titolo “La Rivoluzione del dna”. L’obiettivo è, prima di tutto, quello di spiegare alla gente le straordinarie potenzialità di questa nuova conoscenza attraverso le testimonianze di Craig Venter e dei Premi Nobel Renato Dulbecco e James Watson. Si parlerà di genomica e della speranza di sconfiggere, grazie al trasferimento di geni, malattie degenerative (come il Parkinson e l’Alzheimer) ed evolutive (come il cancro). I geni sono anche la piattaforma per gli studi sulla longevità e sulle cure personalizzate, la chiave - applicati in agricoltura - per combattere la fame e la sete.

Nessun commento: