lunedì 14 settembre 2009

internet sulla rete elettrica , proposta al parlamento , clicca x il blog

dal blogIl Blog dell’Intergruppo Parlamentare 2.0

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01532 , Seduta di annuncio: 190 del 18/06/2009 , Firmatari: Primo firmatario: CAPARINI DAVIDE, Gruppo: LEGA NORD PADANIA Data firma: 18/06/2009 Elenco dei co-firmatari dell'attoNominativo co-firmatario Gruppo Data firma CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 18/06/2009 FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 18/06/2009 Commissione assegnataria Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI) Destinatari Ministero destinatario: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E INNOVAZIONE MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Attuale delegato a rispondere: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E INNOVAZIONE delegato in data 18/06/2009 Stato iter: IN CORSO Fasi iter: MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/06/2009 Atto Camera .....................Al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:...............il programma del Governo per mettere tutta la pubblica amministrazione in rete entro l'anno rischia di penalizzare ulteriormente i cittadini e le imprese delle aree marginali del Paese che si troverebbero così a dover colmare un ulteriore digital divide, oltre a quello già esistente rispetto agli altri Paesi europei;..............la possibilità di accedere ai servizi online più evoluti (dai certificati della pubblica amministrazione, alla semplice ricerca di informazioni, ai servizi di web tv on-demand) dipende, infatti, dalla reale possibilità, per gli utenti, di usufruire dei servizi per i quali è necessario il collegamento in banda larga;..............la situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza d'obbligo di fornitura del servizio universale da parte delle compagnie di telecomunicazione che crea un ulteriore discrimine tra i cittadini che hanno accesso alla banda larga di prima generazione e coloro che sono esclusi dai collegamenti broadband, penalizzando ulteriormente le imprese in rete, e aumentando ancora di più il divario con l'Europa, dove sono già disponibili reti a 50 megabit, e i governi hanno stanziato ingenti somme per la costruzione di reti di nuova generazione fino a 100 megabit al secondo;...............una soluzione tecnologicamente già disponibile per portare immediatamente l'accesso in banda larga (fino a 4 megabit di trasmissioni dati) a tutti, è possibile attraverso la presa elettrica domestica, grazie alla tecnologia Powerline Communication (PLC), che utilizza le normali linee elettriche per trasmettere dati, sfruttando le prese preesistenti, senza la necessità di interventi o modifiche;.................il servizio è possibile a partire dalle cabine di trasformazione: si tratta di impianti che convertono la tensione elettrica da media (16.000 Volt circa) a bassa (220/380 volt) per essere poi distribuita agli utenti finali: è sufficiente quindi collegare il modem a qualunque presa elettrica domestica per poter navigare immediatamente in Internet alla velocità di scaricamento di 4 megabit, e di 512 Kb in caricamento. Oltre allo scambio di dati, questa tecnologia consente anche di poter utilizzare normali servizi di telefonia voce e di videoconferenza;.....................negli Usa Ibm sta lavorando ad un progetto per collegare ad internet, attraverso la rete elettrica, intere aree rurali. È lecito domandarsi come mai in Italia questa tecnologia, immediatamente disponibile per chiunque, senza bisogno di alcun intervento e senza costi aggiuntivi, non viene pubblicizzata nè offerta dalle compagnie elettriche;...............per ridurre il digital divide, favorire l'accesso dei cittadini alla pubblica amministrazione, e assicurare alle imprese le condizioni minime per poter operare, sia su scala nazionale, sia globalmente, occorre che le public utilities offrano il servizio basato sulla tecnologia Powerline Communication (PLC), anche attraverso un sistema di incentivi a carico degli enti locali, che potrebbero sostenere i costi per l'acquisto del modem e/o di parte dell'abbonamento a quelle famiglie e/o imprese ubicate in aree rurali attualmente non raggiunte dal servizio a banda larga di prima generazione (Adsl) -: quali iniziative intendano intraprendere i Ministri interrogati al fine chi diminuire il digital divide anche ricorrendo alla tecnologia Powerline Communication.(5-01532)

per chi volesse saperne di piu' sulla Powerline da Wikipedia :Rete ibrida Wi-Fi e Powerline [modifica], clicca qui Powerline può essere utilizzata per portare banda larga a quelle utenze che sono interposte alla rete wireless da alberi, muri o altri ostacoli al segnale. Piuttosto che localizzare in alto il ripetitore se c'è un punto adeguatamente alto, o un improbabile traliccio per servire una singola utenza, è meno costoso collegare al ripetitore wireless più vicino un "convertitore" che invia il segnale su cavo elettrico, anche se l'apparato wireless è distante dalla cabina di bassa tensione (e l'attrezzatura per powerline va posta in un'apposita cabina). L'Italia ha 7500 km di cavi elettrici, una delle reti più estese (per la scelta di una produzione centralizzata dell'energia): è probabile che anche in presenza di un luogo impervio o di abitazioni isolate sia disponibile un cavo elettrico per powerline. Oltre a raggiungere con powerline le utenze più difficili da servire, la rete ibrida ha il vantaggio di rendere accettabile l'onere di coprire via cavo centrali a bassa tensione. Si risparmia la fibra ottica, collegando la centrale di bassa tensione con una serie di ponti radio fino alla centrale di media che viene cablata con fibra ottica. Diversamente dall'invio su cavo elettrico di rame, il segnale col wireless mantiene qualità alta e basse latenze anche su lunghe distanze se nei ripetitori sono presenti dei software di correzione del segnale.

alcuni commenti :

Vincenzo Dice : 19 Giugno 2009 alle 14:38 | Replica La possibilità di utilizzare il rame dei cavi elettrici non è certo una novità e questa possibilità non va certo a colpire la causa principale del digital divide: le aree a bassa densità non vengono coperte perché prive di ritorno economico. Non lo fa Telecom col doppino, a quanto pare non si sta facendo neanche col WiMax, chi ci dice che lo faranno con la Powerline? Va benissimo dare anche questa possibilità, ma si dovrebbe puntare sul rendere la banda larga un servizio essenziale, come l’elettricità o il telefono, rendendolo obbligatorio oppure separando da Telecom la gestione della rete telefonica fisica per trasformarla in un consorzio.

Marty Dice: 22 Giugno 2009 alle 08:12 | Replica Condivido l’opinione di Vincenzo. Premetto che arrivate in ritardo di parla di internet sui cavi elettrici già da qualche anno. Sono però dell’opinione che lì dove non possa arrivare il cavo, arriva l’etere oppure il satellite. Guardate qui: http://tuttogiappone.myblog.it/archive/2008/02/26/lanciato-satellite-per-internet-ultra-veloce.html La nostra nazione non è poi dimensionalmente tanto grande, credo che uno di questi ci basti a togliere di mezzo il digital divide. Marty

fra1027 Dice: 22 Giugno 2009 alle 22:17 | Replica L’idea è buona ma le powerlines danno dei problemi ai radioamatori, interferendo con i loro apparati. C’è da dire che la rete elettrica arriva dovunque ma si devono tenere in considerazione gli eventuali adeguamenti della rete per far funzionare il tutto. Forse però sarebbe più facile dare contributi a Terna che a telecom. Prima di tutto ciò, credo che si dovrebbero individuare le aree in cui installare e promuovere la powerline (tipo zone a basse densità abitativa rurale o montane prive di accesso alla banda larga), cosicchè si limiterebbero i potenziali danni ai radioamatori. L’enel aveva fatto dei test. Quali sono stati gli esiti? Leggo che qualcuno parla di satellite ma questo è ampiamente sconsigliato poichè ha una latenza troppo alta. Inserire la banda larga nel Servizio Universale con una velocità di almeno 640kb/s in download sarebbe cosa buona e giusta e ci metterebbe al passo con gli altri paesi che già l’anno inserita.

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