lunedì 21 settembre 2009
“Le scelte di Federmeccanica rappresentano un atto di arroganza intollerabile”, ha detto il Segretario Generale dei metalmeccanici della CGIL, Gianni Rinaldini, dopo aver ricevuto e preso visione della lettera indirizzata in serata dall´organizzazione delle imprese al sindacato, al termine del consiglio direttivo tenuto a Milano, in cui la stessa federazione ha formalmente risposto ai quattro punti indicati dalla FIOM CGIL, per scongiurare un´intesa separata ed eventualmente anche la decisione di scioperare. Federmeccanica ha respinto la richiesta di bloccare i licenziamenti ritenendola “in se inaccettabile in quanto esporrebbe le imprese che necessitano di ristrutturare gli organici a morte sicura”.
E sulla questione della sospensione dell´applicazione dell´accordo separato sul modello contrattuale e, conseguentemente, di un via libera ad una soluzione economica transitoria, un accordo ´ponte´ per i prossimi due anni, ha sostenuto come non “è nelle disponibilità delle singole categorie” farlo, spettando invece alle confederazioni.
orso castano : la precarizzazione del posto di lavoro e , direi, del sistema di vita, in moltissimi suoi aspetti, a partire dalla scelte che molte donne fanno di rinviare o di non avere dei figli , sta portando a conseguenze sociali e soggettive molto gravi. Qualche studioso , non so se illuminato o meno , quasi quasi non disapprova e parla di societa' "fluida" , all'interno della quale anche i"valori si fluidificherebbero" . A me sembra che questa fluidificazione dei valori non ci sia, c'e' piuttosto una violenta costrizione a rinviare scelte di vita fondamentali, costrizione determinata da una cronica e vasta carenza/assenza di forme di ammortizzazioni sociali che dovrebbero tutelare i soggetti, sopratutto i piu' deboli, consentendogli di vivere una vita degna e non disumana, come quella che vive chi e' al limite della poverta'. Cosi' il conflitto tra forze del lavoro e capitale rinvia agli interventi mancati e distorti che questo stato va facendo, non tutelando le fasce deboli. E' forse questo quello che il ministro Sacconi nel suo documento programmatico intende per "vogliamo porre al centro di tutto la persona", cioe' ciascuno si arrangi ed "impari a far qualcosa" come dice la Gelmini agli insegnanti?.......
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