giovedì 8 marzo 2012

chirurgia robotica da quotidiano sanita'

....................La chirurgia con componente robotica applicata a reni o prostata sembrerebbe prevedere ricoveri più brevi, e rischi minori di dover ricorrere a trasfusioni o addirittura minori probabilità di morire. Il problema sembrerebbe essere solo quello dei prezzi troppo alti delle parcelle, di migliaia di euro più costose rispetto ad altre procedure.
“Con questo studio volevamo dimostrare che – nonostante i prezzi – sicuramente ci sono dei fattori positivi che riguardano le operazioni effettuate con automi come assistenti”, ja spiegato Jim Hu, primo autore dello studio. Le operazioni sono infatti meno invasive e più efficienti, poiché usano metodi di video chirurgia in laparoscopia, ovvero minuscole videocamere che possono essere inserite nel corpo tramite una o al massimo due piccole incisioni. La chirurgia robotica, inoltre, rimpiazza la mano del medico con strumenti ultra precisi attaccati a braccia meccaniche, che sono controllate tramite una consolle.
 
Per giungere a questa conclusionei ricercatori hanno analizzato i dati provenienti dai database del governo statunitense, in modo da osservare se queste costose operazioni avessero benefici che giustificassero la maggiore spesa rispetto alle tecniche più vecchie.
In particolare, i dati più recenti (relativi agli ultimi tre mesi del 2008) dimostrano come più della metà delle operazioni di prostatectomia siano state praticate negli Stati Uniti con l’uso di chirurgia robotica, il 44% con tecniche invasive (open surgery) e circa il 3% in laparoscopia normale.
Dai dati si evince che nessun paziente è morto in operazioni laparoscopiche, sia che queste fossero effettuate tramite braccia meccaniche che dalla mano del chirurgo. Negli interventi più invasivi, invece, morivano circa due pazienti ogni mille. In quest’ultimo tipo di operazioni, circa il 5% degli interventi necessitavano una trasfusione di sangue, mentre per quelli con braccio robotico le percentuali non arrivavano al 2%. Inoltre, i pazienti che avevano subito open surgery dovevano rimanere in ospedale in media un giorno in più rispetto a chi era stato operato con l’aiuto delle macchine. Risultati simili si sono osservati per gli interventi di nefrectomia.
 
Sulla bilancia va però chiaramente messo anche il costo. Per un intervento di prostatectomia con braccio meccanico, si spendono in media 10 mila dollari, negli Stati Uniti, circa 700 dollari in più delle normali operazioni in laparoscopia e addirittura 1100 dollari in più delle operazioni invasive.............. 

Nessun commento: