giovedì 29 marzo 2012

Lobby avvocatura all'attacco : semidistruggere la Mediazione Civile , riportarla sotto le lobby, Monti cedera' alle lobby ancora una volta ?

L'Avvocatura chiede un tavolo col Governo, e invia le 14 mozioni a Monti
28 marzo 2012
Quattordici mozioni contro il “vuoto della politica” e per un progetto di cambiamento del Paese che passa dalla riforma dell’Avvocatura. È ambizioso il programma con cui si è chiuso il Congresso nazionale straordinario forense di Milano che ha visto oltre 2200 partecipanti e 1200 delegati in rappresentanza di 165 ordini. L’avvocatura ora rilancia e chiede un incontro urgente al presidente del Consiglio Monti e al ministro della Giustizia Severino ai quali ha inviato le mozioni approvate dall’assemblea.

Gli argomenti caldi
Per quanto riguarda le “liberalizzazioni” sul tavolo ci sono: il ripristino delle tariffe, il “no” alle società e ai soci di capitale, le modifiche sul tirocinio e l’approvazione di una legge di riforma forense. Per la giustizia civile: l’eliminazione della mediaconciliazione obbligatoria e il referendum abrogativo ma anche la riforma della geografia giudiziaria. Ma il capitolo è vasto e comprende anche: le risorse, la riorganizzazione, lo smaltimento dell’arretrato, la lunghezza dei processi e la riforma della giustizia onoraria. Infine, approvate due mozioni anche sulla riforma della giustizia tributaria e il fermo dei tribunali delle imprese.

Oua e Cnf chiedono il confronto con il Governo:
“Non inseguiamo il rito della vecchia concertazione” sottolinea Maurizio de Tilla, presidente dell’Oua, che insieme al Cnf, ha ricevuto il mandato ad aprire un’interlocuzione con il Presidente Monti e il Ministro della Giustizia, Severino. Ma allo stesso tempo - prosegue -, crediamo sbagliato che si governi a colpi di decreti legge, esautorando della sua funzione il Parlamento. Auspichiamo, quindi, il confronto con le parti sociali, su proposte concrete, come le mozioni approvate a larghissima. Per questa ragione abbiamo chiesto al Governo di incontrare le rappresentanze forensi: la politica non può rimanere sorda alle istanze del Paese, indifferente rispetto a un’assise di duemila legali».

Giustizia civile - «L’intento del legislatore in materia di Giustizia Civile - denuncia de Tilla - non è stato quello di dare una risposta adeguata, rapida e qualitativa alle istanze di giustizia, alleggerendo il sistema dell’amministrazione giudiziaria e assicurando organici adeguati, ma quello di disincentivare l’utilizzo del processo, danneggiando in particolare i soggetti economicamente più deboli. La mediaconciliazione obbligatoria, ad esempio che avrebbe dovuto ridurre notevolmente le pendenze processuali, si è rivelata un clamoroso flop».

Mediazione facoltativa - Le proposte dell’Oua sono: procedere, previo confronto con l’Avvocatura, alla riforma del procedimento di mediazione, prevedendo l’inserimento di incentivi più incisivi di quelli attualmente previsti, che rendano il ricorso alla mediazione facoltativa e alla conseguente conciliazione più vantaggioso per le parti; individuando strumenti idonei a garantire le capacità professionali e culturali dei mediatori, il loro aggiornamento professionale e la trasparenza degli Organismi di conciliazione e riducendo i costi del procedimento.

Altri strumenti Adr - Istituire e regolamentare altri strumenti ADR, che valorizzino il ruolo del professionista-avvocato, del valore di titolo esecutivo agli atti di transazione sottoscritta dalle parti con l’assistenza e l’autentica delle sottoscrizioni da parte dei rispettivi legali.
E a questo proposito l’organismo unitario chiede al Parlamento di procedere a una rapida calendarizzazione ed approvazione del disegno 2772 presentato al Senato sotto il nome di “Convenzione per la conciliazione del contenzioso civile».

Aumento del contributo unificato - “Preoccupante” anche l’aumento degli importi del contributo unificato, esteso a separazioni e divorzi, cause di lavoro e previdenziali. Mentre l’abbassamento del limite di reddito per il patrocinio dei non abbienti, ha come conseguenza che “gli esponenziali aumenti restano comunque e sempre a carico di parti economicamente deboli”.

Tribunale delle imprese - Per la base dell’avvocatura è a tutti gli effetti un Giudice speciale, vietato dalla Costituzione, con competenze anche sulle Srl, il modello societario maggioritario in Italia. In questo senso vi sarebbe un tentativo di creare una Giustizia a due velocità: “lenta per i cittadini comuni; ad alta velocità per le imprese e le società commerciali”.

Giustizia tributaria - Altro nodo è quello della giustizia tributaria, “un settore che necessita di una riforma urgente, anche alla luce della situazione di grave crisi economica e di un incessante aumento della pressione fiscale”.

Geografia giudiziaria - Sulla geografia giudiziaria l’Oua ha chiesto la non attuazione della legge delega e ribadito il “no” alla chiusura generalizzata di tribunali (circa 50), sedi distaccate e uffici dei giudici di pace (oltre 700). Il Congresso ha chiesto l’istituzione di un tavolo di confronto con il ministero.

Abolizione delle tariffe - Sul piano delle liberalizzazioni, ribadito il “no” all’abolizione delle tariffe, “perché garanzia di qualità della prestazione per i cittadini, e alle società di capitale, porta di ingresso di evidenti conflitti di interesse e di infiltrazioni mafiose”.

Tirocinio “È stato snaturato e depotenziato per le sue finalità formative sul campo”.

Legge professionale - Ribadita la necessità di contrastare la delegificazione dell’ordinamento forense e la necessità di approvare una nuova legge professionale che recepisca questi principi. In questo senso si presenterà entro aprile una proposta che integrerà e modificherà il ddl all’esame del Parlamento.

orso castano : ennesimo attacco delle lobby , vergognoso, contro le misure liberali, avvocati straricchi contro i piu' deboli!! ; ingiustizia e' fatta!! Sopratutto in tema di Giustizia Civile e di Mediazione professionale e' smaccatamente evidente l'intento corporativo e il tentativo "autoritario" di restituire ad un pugno di componenti una vera e propriua Casta, tutto il potere. Se Monti cedera' mostrera' tuttta la sua debolezza e , forse, e' meglio che chida la partita!! Non serve all'Italiua, lasci il posto ad altri!

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