"Per prevenire i contenziosi legali, vengono prescritti più esami e più farmaci del necessario, aumentano visite e accertamenti inutili se non dannosi, mentre le operazioni a rischio vengono sempre più evitate. Una questione che potrebbe minare lo stesso rapporto di fiducia con il cittadino - ricordano le sigle - Bisogna porre un argine alla diffusione della medicina difensiva, che causa costi sempre maggiori per il sistema (si stimano circa 10 miliardi di euro) e un aumento degli effetti dannosi sulla qualità della vita lavorativa di una parte rilevante dei professionisti sanitari"."I medici e le figure professionali in sanità, che comunque devono continuare a pagare per gli errori riconosciuti in ambito penale, devono essere trattati in ambito civile come tutti gli altri professionisti", affermano Fp Cgil e Fp Cgil medici, che esprimono poi "contrarietà alle norme che costringono i medici e gli altri professionisti sanitari ad assicurarsi, ma che non lo impongono alle strutture. Si chiede in particolare un intervento regolatore sulle clausole vessatorie". La proposta prevede, infine, che venga "implementato il risk management, adeguatamente supportato dalla stessa azienda, per ridurre la malpractice e incidere in modo virtuoso sul premio assicurativo".
orso castano : la CGIL ha ragione . Si sta assistendo ad un aumento del contenzioso medico-paziente , probabilmente alimentato...., che per contrappeso genera e fa sviluppare quella che viene chiamata "medicina difensiva" , con abnorme richiesta di esami volti a giustificare il piu' banale degli interventi ; ed ancora, una diminuzione dei medici che devono effettuare interventi , come i chirurgi, ad alto rischio. Oltre ad aumentare gli investimenti per il risk management, potrebbe essere utile anche introdurre negli opspedali un vero e proprio servizio di Mediazione Professionale del contenzioso medico-paziente, volto al miglioramento dei servizi ed allo sviluppo dello studio del risk management.
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