domenica 18 marzo 2012

Monti preme e forse ricatta sui diritti dei lavoratori, sudati con anni di lotte: operai non esseri umani ma variabili dipendenti , oggetti senza identita' e diritti, da spostare, come faceva "baffone" , accettati solo se stakanovisti dello sfruttamento

....................Alla fine, il clima resta teso nel confronto con le parti sociali. Non usa giri di parole la leader della Cgil, Susanna Camusso: da un accordo "siamo belli lontani" dice definendo "complicato trovare l'intesa". Ed il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, conferma: "Non scommetterei soldi sull'accordo. Non ci sono allo stato attuale soluzioni condivise, il punto fondamentale è l'articolo 18". Dal fronte delle imprese, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia avverte che se la riforma "sarà un compromesso al ribasso, meglio non farla, o quanto meno non avrà la firma di Confindustria". Gli industriali saranno invece pronti a firmare "con entusiasmo se sarà una riforma vera, profonda". Un pressing su richieste, diverse per sindacati e imprese, che negli incontri di Milano non ha strappato aperture dal governo. Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, dagli incontri in mattinata con Mario Monti "sono emersi estremismi" da superare. Senza accordo, avverte, "il governo farà da solo e sarà una riforma più dura". E alla sera dall'Aquila è lo stesso premier a rilanciare un appello: "mi auguro che la prossima settimana Confindustria e sindacati superino le loro differenze". 


orso castano : Monti e Fornero non sono Europeisti, non rispettano la cultura profonda solidaristica europea, loro vogliono lo scalpo dei lavoratori, ed Ichino, dall'interno di ormai decrepite organizzazioni che tempo fa rappresentavano gli operai e li mettevano al centro , motore delle lotte per il rinnovamento,  fiancheggiano Standars and poors. Siamo messi male. Vedi pero' il Manifesto di Parigi : "eppur si muove"

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