giovedì 8 marzo 2012

Codice "rosa" nei Pronto Soccorso della Toscana da Qotidiano Sanita'.it

 Nel 2010 è partito a Grosseto, dove la sperimentazione è durata due anni. Dall’inizio del 2012 si è esteso ad altri quattro pronto soccorso: Arezzo, Prato, Lucca e Viareggio. Il “codice rosa”, un percorso di accoglienza riservato alle vittime di violenza, donne, ma anche bambini, anziani, omosessuali, extracomunitari, entro la fine del 2012 dovrebbe essere esteso a tutti i pronto soccorso della Toscana.
Ad annunciarlo Daniela Scaramuccia, assessore regionale alla salute, che ha presentato oggi alla stampa i primi risultati della sperimentazione............... Il percorso rosa, quello che inizia appena la persona viene individuata come vittima di violenza, e l’accompagna poi nell’assistenza medica, psicologica, sociale, legale, è soprattutto un atteggiamento di fronte alle vittime, una rivoluzione culturale-professionale. Grazie al codice rosa, siamo riusciti a far emergere tanti casi di violenza che altrimenti sarebbero rimasti sommersi”.
 
Il codice rosa prevede nei pronto soccorso un percorso riservato alle vittime di violenza, cui vengono immediatamente prestate cure mediche e sostegno psicologico, avviando contemporaneamente le indagini delle forze dell'ordine per identificare e perseguire gli autori delle violenze. Vede impegnate task force multidisciplinari composte da personale sanitario, magistrati, forze dell'ordine, che si attivano su ogni singolo caso al momento in cui si verifica l'episodio di violenza. Il progetto ha già varcato i confini regionali: per ora, sono interessate a replicare l’esperienza Sicilia, Puglia, Calabria, Veneto, Lazio.........................

orso castano : peccato che il codice rosa non abbia varcato i confini del Piemonte. Cosa aspetta ad esempio ilsindaco di Torino ad interpellare il sign. Cota, oltre che sulla No Tav , su questo problema? Anzi su questo grosso ed inqualificabile "problema"?
 

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