venerdì 30 marzo 2012

"Il sottobosco" libro di Gatti Claudio; Sansa Ferruccio , Berlusconiani, dalemiani, centristi...

Il sottobosco. Berlusconiani, dalemiani, centristi uniti nel nome degli affariIl grande male italiano. La politica degli affari e gli affari della politica, quell'intreccio di interessi che raramente emerge alla luce del sole ma che condiziona in modo decisivo la vita del paese: ecco il sottobosco, il cuore politico-economico dove il business è business, indipendentemente dal partito di appartenenza, e l'interesse di pochi, i soliti, piega l'interesse generale. Gli autori spiegano come D'Alema e Berlusconi, due politici apparentemente schierati uno contro l'altro, in realtà alimentano un nucleo di potere che da vent'anni paralizza l'Italia. Esemplare l'affare del petrolio venezuelano: da una parte Roberto De Santis, che chiama D'Alema "fratello maggiore", e dall'altra Marcello Dell'Utri, ritenuto dal tribunale di Palermo cinghia di trasmissione tra Forza Italia e la mafia. In mezzo un mediatore come l'ex democristiano Aldo Micciché, latitante ed emissario della 'ndrangheta in America latina. Ogni occasione è buona per garantire favori e avviare affari, anche le signorine di Tarantini o la fondazione Italiani europei, finita sui giornali per le indagini della magistratura. Così le regole del merito e della sana competizione sono falsate e i grandi investimenti con risorse pubbliche decisi senza garanzie di trasparenza. Nessun taglio sarà efficace se non riuscirà a spaccare questa corteccia così spessa e diffusa. Nessun rilancio sarà possibile finché al potere rimarranno loro, gli uomini del sottobosco.


stalcio dal testo , preso dsal Sole 24ore : ... Figlio di un falegname di Martano, in provincia di Lecce, De Santis entra giovanissimo in politica. «Avevo tredici anni quando morì mio padre. Famiglia di artigiani, entrai nella Lega delle cooperative. Nel mio comune, Martano, sono stato anche assessore. Pci, 1989. Tessera nel portafoglio. Ma finiti il Pci, il Pds, i Ds, ho chiuso con la militanza» ha spiegato in una lunga intervista concessa il 30 settembre 2011 a Guido Ruotolo de «La Stampa». Si definisce imprenditore. E ha uffici di rappresentanza nel cuore di Roma, in via del Conservatorio (anche se continua a recarsi spesso in Puglia, dove risiede la sua famiglia). Ma quale sia la sua impresa non è chiaro. A noi lo spiega così: «Sono una persona nata professionalmente nell'ambito del settore commerciale, della promozione, del marketing, delle relazioni istituzionali. E il settore commerciale è fatto di relazioni, di ricerca di possibilità di di Claudio Gatti e Ferruccio Sansa - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/7Uq5k

orso castano : secondo autorevoli commentatori "il sottobosco " si sarebbe sostituito , ma sarebbe meglio dire si e' aggiunto , al "familismo amorale" ,creando un'inestricabile groviglio di interessi comuni ad uno strato sociale (orientato , a chiqcchiere, a destra e a sinistra, ma che , in realta', governa l'Italia. Questo libro e' molto interessante, anche se induce cupo pessimismo e getta ombre sui nostri governanti che , neppure loro, riescono a controllare questo groviglio, oppure ne sono anch'essi vittime , dovendoci fare tutti i giorni i conti.   Ma quest'Italia, da chi in realta' e' governata? Dalla Casta, dal "sottobosco", da una moltitudine di complici di tutto questo schifoso groviglio, da uno Stato occupato spesso da ladri sopraffattori , da doppie facce e doppi petto....ma allora non resta che emigrare, in quest'Italia non c'e' posto che per i tirapiedi delle Caste e dei sottoboschi.....ALTRO CHE LIBERALIZZAZIONI!!!

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