domenica 24 marzo 2013

In arrivo la stangata del Fisco

il Giornale, ultime notizie

................i contribuenti italiani guardano timorosi l'avvicinarsi dell'estate e di una serie di scadenze fisccali che rischiano di mettere in ginocchio non poche famiglie, già indebolite dalla recessione economica e dai ssacrifici chiesti l'anno scorso dal governo Monti. Secondo un calcolo fatto dai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, tra giugno e luglio si rischia una stangata di circa 31,8 miliardi di euro: 11,6 miliardi arriverebbero dall'acconto dell'Imu, 14,4 miliardi dal saldo sull'Irpef, 4 miliardi acconto Tares e 1,8 miliardi dalla tranche dell’aumento dell’Iva. Proprio per questo i sindacati chiedono al futuro governo di spalmare (almeno) il pagamento della Tares, affinché "non pesi eccessivamente sui bilanci della famiglie e delle aziende". E sono proprio le aziende a rischiare il salasso peggiore. Nei mesi estivi i lavoratori autonomi e i piccoli imprenditori saranno, infatti, costretti ad affrontare un vero e proprio stress test fiscale e contributivo. Come ha ricordato ieri la Cgia di Mestre, le scadenze saranno numerosissime. Si va dai versamenti Inps alla tassa annuale di iscrizione alla Camera di Commercio, dal pagamento della prima rata dell’imposta sulla casa e alla Tares. E ancora: l’autoliquidazione Irpef, che prevede il saldo 2012 e l’acconto 2013. Tasse, imposte e balzelli che peseranno sulle tasche di contribuenti fino a 25.700 euro circa. Per segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, il nuovo governo dovrà assolutamente evitare che dal primo luglio aumenti l’aliquota dell'Iva: "Se ciò non avverrà, i consumi subiranno un’ulteriore contrazione, penalizzando proprio le piccolissime imprese che vivono quasi esclusivamente della domanda interna". Anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha chiesto di "cestinare" l'aumento dell'Iva"Al centro dell’economia reale devono essere messe le piccole e medie imprese".....................

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