martedì 12 marzo 2013

orso castano : questo governo in carica per gli affari correnti sta continuando a fare danni ingenti e se ne deve andare. Se i grillini seguendo la logica del tanto peggio tanto meglio lo fanno restare saranno guai seri per la sanita' pubblica. I grillini devono rendersene conto ed anche chi , come il "Nobel" Dario fo  ed altri "intelettuali" che  li stanno appoggiando. Questi cosiddetti intellettuali sono in realta' ricconi , anzi straricconi come lo stesso miliardario Grillo e non  conoscono i guai di chi tira la baracca ; come Grillo sono oggettivamente contro le lotte sindacali e contro il Servizio Sanitario Nazionale. Chi ha votato Grillo per protesta, avra' avuto le sue buone ragioni, ma adesso basta, ci sara' lotta dura contro chi vuole , come i grillini , solo sfasciare lo Stato per farci finire come la Grecia. Grillo se ne deve andare fuori dal Parlamento se non ne accetta le regole. Basta con i suoi ricatti!! Se ne vada !! a questo miliardario sta' bene il governo Monti col culo attaccato alla sua poltrona. Fuori grillo dal Parlamento!  Il PD organizzi manifestazioni contro questo mestatore e sfasciatutto pro domo sua!!


Cosmed, no a ulteriore blocco contratti pubblici
Roma, 11 mar. (Adnkronos Salute) - No ad un ulteriore blocco contratti pubblici.La Confederazione sindacale medici e dirigenti (Cosmed) si oppone all'ipotesi di un decreto del Governo, in tempi stretti, che proroga il blocco dei contratti e delle retribuzione dei pubblici dipendenti che verrebbe esteso fino a tutto il 2014, nonostante sia già attuato dal 2009 e prorogato fino a tutto il 2013. "Evidentemente non è ancora placata la volontà di colpire i servizi pubblici e i suoi dipendenti", si legge in una nota.
"Un Governo ormai con i soli poteri di ordinaria amministrazione - continua la nota - non può e non deve assumere provvedimenti di tale portata e gravità, specialmente dopo lo scarso consenso conseguito nelle recenti elezioni. In assenza anche della prevista concertazione con le Confederazioni generali, come peraltro prescritto dalla legge, prima di effettuare ulteriori tagli".
Si tratterebbe "di un vero e proprio colpo di mano sotto tutti i punti di vista che aggrava la evidente frattura tra cittadini lavoratori e politiche incapaci di uscire da una coazione a ripetere che sta spingendo il Paese, e la pubblica amministrazione, in una spirale recessiva", conclude la nota.

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