sabato 22 dicembre 2012

Cosa sta succedendo nel PD ?

orso castano : difficile e disorientanti queste posizioni  del PD. Comprensibile , entro certi  limiti la rinuncia di Ichino , troppo "spostato" su posizioni alla "Fornero"che rischiano di confondere l'elettorato , ma non spingere e non favorire la presentazione dell'operaio Thyssen marca e mette paletti verso uno spostamento al centro dello scieramento. "Tanto i voti di "sinistra" li raccatta  Vendola, ma l'esperienza del governo Prodi mostra che questa operazione e' complessa e difficile. Staremo a Vedere.  Repubblica.it: il quotidiano online con tutte le notizie in tempo reale.del 22/12  
ROMA - Pietro Ichino non si candiderà alle primarie per i parlamentari del Pd. Il giuslavorista, che ha sostenuto Renzi, ha voluto così esprimere il suo dissenso dalla linea del partito. "Vedo alcuni difetti gravi di chiarezza,  mi troverei in imbarazzo nel fuoco della campagna elettorale, se questa ambiguità non venisse superata". La notizia è trapelata al Pd di Milano, che ha formalizzato la lista dei candidati. In corsa fra gli altri, i parlamentari uscenti Barbara Pollastrini, Emila De Biasi, Fiorenza Bassoli, Emanuele Fiano, Vinicio Peluffo, Emilio Quartiani e Luigi Vimercati, che non hanno dovuto raccogliere le firme.
E dalle varie città cominciano ad arrivare i nomi.
A Torino rinuncia anche il sopravvissuto della Thyssen,l'operaio Antonio Boccuzzi. "Sono entrato in Parlamento come simbolo di una tragedia che ha profondamente scosso Torino e l'opinione pubblica - racconta Boccuzzi - Ho lavorato per trasformare quel 'simbolo' in una  battaglia per il diritto alla sicurezza sul lavoro. Ho seguito con attenzione tante crisi aziendali lungo tutto il nostro Paese. Da qui le ragioni che stanno alla base della mia rinuncia: rinuncia a candidarmi alle primarie, non certo rinuncia all'impegno politico". "La battaglia per il diritto alla sicurezza sul lavoro è per me una missione e come tale l'ho concepita".

Poi, in un'intervista a Repubblica Torino, Boccuzzi è più netto. "Il partito non mi ha sostenuto". In Piemonte rinuncia anche l'ambientalista Roberto Della Seta: "Amo molto Torino e il Piemonte, ma non sono espressione del territorio. Il mio profilo è legato alle tematiche ambientali".


ecco l'intervista sempre da il Repubblico:

Il sopravvissuto alla tragedia della Thyssen, voluto in parlamento da Veltroni, spiega perchè ha scelto di non candidarsi: "Qui a Torino mi sarei aspettato maggior sostegno"

di DIEGO LONGHIN

"In questi giorni ho valutato a lungo la possibilità di candidarmi o meno. Arrivo da un mondo diverso rispetto alla politica, non ho un radicamento sul territorio e in questi anni non l'ho costruito, ho preferito dedicarmi ad una battaglia per il lavoro e per il diritto alla sicurezza sul lavoro. Sono entrato in parlamento come "simbolo" di una tragedia che ha profondamente scosso Torino e l'opinione pubblica. Ho seguito con attenzione tante crisi aziendali lungo tutto il nostro Paese. Da qui le ragioni che stanno alla base della mia rinuncia: rinuncia a candidarmi alle primarie, non certo rinuncia all'impegno politico". Così Antonio Boccuzzi, deputato del Pd, spiega le ragioni del suo passo indietro.

E' stato il partito nazionale a chiederglielo?
"No, ho scelto di assumere questa decisione dopo un confronto con i vertici della direzione nazionale, che mi hanno assicurato che il partito intende valorizzare l'impegno e il lavoro svolto in questa legislatura: questo mi ha portato a scegliere di mettere al primo posto il Partito democratico".

Si è sentito tradito dal Pd?

"Tradito no. Certo, mi sarei aspettato più sostegno, soprattutto da parte del partito torinese. Questo sì.  Io non contesto le primarie, anzi, il Pd ha avuto coraggio nello scegliere questo strumento, nonostante i tempi ristretti"

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