domenica 9 dicembre 2012

Piemonte : si chiude e si ristruttura



orso castano : Il piano di rientro e' vasto e doloroso, per alcuni piccoli ospedali qualche ragione forse c'e'. Ma come fara' la Sanita', cioe' il  SSN ad erogare un eguale livello di assistenza dopo tutti questi tagli ? Non e' assolutamente sufficiente fare appello ai medici di Medicina Generale!!. Il marasma, il groviglio di interessi, il proliferare degli accreditamenti e dei doppioni sul territorio sono inestricabili, richiederebbero una discussione approfondita con tanta partecipazione. Anche se la tecnologia permette di effettuare sul territorio esami che prima richiedevano ua struttura ospedaliera , ed anche se la stessa cosa potrebbe essere fatta per le terapie, la profondita' di ristrutturazione con annessa ed indispensabile revisione profonda nella  capacita' di progettazione, nelle funzioni e nella competenza degli finora invisibili Distretti, e' un'operazione di lunga durata e complessa. ..... speriamo bene , comunque documenteremo. Una cosa e' certa, questa crisi , lo si voglia o no, costringera' a ripensare un nuovo modello di Sanita' Pubblica con al centro la Prevenzione Secondaria e Primaria, se non si vuole mandare a gambe all'aria il SSN. Questa volta non si scherza.


- 121 i posti letto                                                                  
È ilrisultato che otterrà
l’Asl 4 dalla revisione
della rete ospedaliera
da Lanzo aCiriè                                                                   
milioni
1,9 i risparmi calcolati
perl’Asl 4
dal taglio delle degenze
in alcune strutture


SARA STRIPPOLI (da La Stampa)
AL VALDESE si andrà per l’attività di pochi ambulatori e per fare lo screening dei tumori alla mammella. L’Oftalmico chiuderà entro giugno 2013 (possibili slittamenti) e le attività assistenziali passeranno alla Città della Salute e della Scienza. Il Martini perderà il punto nascita, ovvero l’ostetricia, anche se in questo caso non si conoscono i tempi. Fra i piccoli della cintura, l’ospedale di Avigliana diventerà un Cap, un centro di prima assistenza, una delle novità del piano socio-sanitario; Giaveno si riconverte in casa di cura, Torre Pellice morirà più lentamente con fasi successive, aumentando nel frattempo le attività ambulatoriali. L’assessore regionale alla sanità Paolo Monferino ha presentato ieri una prima parte della revisione della rete ospedaliera,con una mappa che comprende tutte le aziende sanitarie del Piemonte. Con l’eccezione dell’Asl To5 (Chieri, Moncalieri, Carmagnola) che dovrà essere ancora discussa. Fatte le prime somme a Torino chiudono due ospedali: Valdese e Oftalmico e in provincia altri sei, riconvertiti a centri di assistenza primaria o a case di cure o centri di riabilitazione. Nel complesso guadagna il Mauriziano, perde il San Luigi di Orbassano. Valdese.Il 31 dicembre chiudono tutti i service. Si salvano quelli di ginecologia, che andràalla Città della Salute (Sant’Anna o Molinette) e quello di oculistica che andrà prima all’Oftalmico e poi alla Città della salute, quando l’ospedale monospecialistico chiuderà definitivamente i battenti. Il futuro dell’Evangelico è un’identità di poliambulatorio e un contenitore per l’attività di screening sulla mammella. Inoltre è sede del dipartimento di prevenzione secondaria dei tumori. Oftalmico.La chiusura indicata è per il 30 giugno 2013. Una divisione di oculistica andrà come previsto nella Città della Salute, con 6-7 posti letto di ricovero ordinario e day surgery. Dove lavorerà anche l’attuale service di oculistica in servizio al Valdese. Martini.Molto allarme per la chiusura del punto nascite, più di mille parti l’anno nella strutture di via Tofane. La notizia non è contenuta nel piano ma l’assessore Paolo Monferino l’ha detto in modo esplicito durante la commissione. I tempiperò non sono ancora certi. Al Martini sarà invece concentrata l’attività di screening del«Progetto Serena». Dal Valdese arrivano qui l’anatomia patologica, il laboratorio analisi, la chirurgia generale, la gastroenterologia e la medicina. Mauriziano.  È centro di breast unit e rileva l’attività del Martini. Ospita anche l’emodinamica, che diventa riferimento anche per l’ospedale Martini. San Luigi di Orbassano.Perdesia l’emodinamica, che resta a Rivoli, sia il robot dell’urologia, acquisto recente che sarà portato nella Città della salute e della scienza. In provincia. Chiudono Venaria e Avigliana, destinati a diventare centro di assistenza primaria; Torre Pellice; Pomaretto, che si trasforma in una residenza sanitaria assistita; Castellamonte, che diventa struttura per la continuità assistenziale. Le reazioni.  Secondo il Pd dove ci sono state pressioni politiche più forti, come a Novara a Vercelli, la riorganizzazione è stata blanda. In provincia di Torino invece si è scesi nel dettaglio. «Sembrano essere scomparsi i 18 milioni per la prima parte dell’ospedale di Venaria, che perderà parte della sua attività medico-chirugica», dice il responsabile sanità del Pd Nino Boeti.

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