venerdì 7 dicembre 2012

Rapporto Censis: “Social Innovation” per uscire dalla crisi


orso castano : De Rita ha trovato il buco nella rete dal quale potremmo tutti uscire a patto che : tutti quanti piano piano dal balcone ce ne andiamo in silenzio via di qui'......volesome bene . Povero De Rita e povero Bersani se pensano che gli Italiani sempre piu' poveri bevano queste panzane....
 COME IN ARGENTINA: RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE E COSTRUIAMO IL NOSTRO FUTURO.  PUO' ESSERE ACCETTABILE COME FORMA DI WELFARE E SICURAMENTE SAREMMO CAPACI DI COSTRUIRE FORMULE PRODUTTIVE INNOVATRICI ED UN WELFARE PIU' EFFICACE, MA CI VUOLE ANCHE UN GOVERNO CHE APPOGGI UN NUOVO WELLFARW , CHE NON STORCA IL NASO SE QULCHE BOCCONIANO SOLONE VIENE A ROMPERE I MARRONI, CHE INSOMMA LASCI ESPRIMERE LA CREATIVITA' DI CHE PUR AVENDO STUDIATO E STUDIATO , NON TROVA SBOCCHI E DEVE AMPUTARE IL PROPRIO SAPERE. MA BERSANI CHE MANDA IN TELEVISIONE PER FAR DIRE AD UNA POVERETTA CHE 300 EURO TASSATE E TRACCIABILI SONO LA NOSTRA SALVEZZA XE' IL PROBLEMA E' L'EVASIONE DI TRECENTO MISERABILI EURO A TESTA ,BENE QUESTO BERSANI NON HA CAPITO NIENTE E VUOLE FAR PAGARE COME SEMPRE, CIRCONDATO DA NOBILDONNE RICHHE  E , MAGARI, NARCISITE, COME AL SOLITO AI POVERI CRISTI IL PERPETUARSI INFINITO DI QUESTA CRISI !!! ALTRO CHE SQUADRONE , E' LO SQUADRONE DELLA MOPRTE, LO SQUADRONE DELLA MISERIAS, LO SQUDRONE DI mORSI, QUELLO DELLA SHARIAQ, DEL TAGLIO DELLE MANI NE DELLA LINGUA. fanno paura!!!

CENSIS: l’Italia nell’era della sopravvivenza. Fotografia del Paese e dati dei trasporti nel 46° Rapporto a pagamento , oggi si guadagna anche sulla poverta', anzi  si guadagna di piu'


...........Nuove famiglie’: emerge un disagio forte non tanto nella ‘famiglia’ e nel ceto medio ‘in generale’, quanto nelle nuove famiglie, quelle composte di immigrati e giovani in particolare, in grave difficoltà anche a causa della quasi impossibilità di contrarre un mutuo. Su tale disagio il Terzo Settore interviene già in modi innovativi con il co-housing, l’housing sociale e le cooperative di auto-costruzione, ma in modi ancora troppo timidi.
................‘Paradigma digitale’: la digitalizzazione degli italiani (oltre il 60% degli italiani va quotidianamente in rete), sta rafforzando i fenomeni di sharing, di differenziazione delle abitudini di fruizione e di acquisto, dai gruppi di acquisto solidali e low cost alle tipologie di consumo alimentare, ai luoghi sempre più ‘vari’ dove fare la spesa o mangiare (si mangia sempre più low cost e fuori casa, fenomeno happy hour). Emerge una forte personalizzazione e disintermediazione dellerelazioni di consumo, ed un ‘consumatore competente’, prevalentemente donna. L’uscita progressiva da un consumo più omologato e di massa, apre spazi molto interessanti a servizi-produzioni-commercializzazioni innovative, centrate su modelli di prossimità digitale ma anche di copertura ‘fisica’ del territorio. L’utilizzo di stanze per il bed & breakfast, come fanno il 2.5% dei cittadini, passa ugualmente tramite Internet.Economia Cooperativa’. Il ‘capitalismo collaborativo’, in special modo la cooperazione, hanno tenuto ed incrementato l’occupazione, in forte controtendenza (+8% tra 2007 e 2011): un modello vincente perché conosce meglio il consumatore e coinvolge i lavoratori. Il fenomeno della cooperazione sociale, con il suo modello altamente inclusivo, potrebbe essere più innovativo ma intanto sta tenendo con forza un tessuto sociale altrimenti assai più drammaticamente sfilacciato: si tratta ora di immaginare una maggiore e più innovativa presenza digitale e nelle comunità e servizi sia web based che locali- pensiamo ai servizi di sharing e di ‘scambio’ tra pari e quale fonte di ‘business sociale’ potrebbero essere per un ‘sociale innovativo’.Il futuro del settore non profit e dell’innovazione sociale in Italia, il suo potenziale occupazionale di ‘resistenza’ e di ‘start up’, il suo impatto sociale, si giocano a mio avviso tra digitalizzazione e prossimità locale, tra bisogni vecchi e nuovi e servizi innovativi ad una efficace ‘delivery’, tra economia collaborativae capacità imprenditoriale pura................

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