domenica 30 dicembre 2012

Tornatore presenta il suo ultimo film "La migliore offerta". "La mia storia d'amore come forma d'arte"


da  italy
-----«Volevo realizzare una storia d’amore improbabile e quindi altamente verosimile, raccontando l’incontro di due ossessioni», dice Giuseppe Tornatore a proposito di “La migliore offerta”, il suo nuovo film che esce nelle sale il 1° gennaio.Protagonista di questa storia d’amore in forma di thriller è Virgil, un antiquario esperto d’arte, interpretato da Geoffrey Rush (“Il discorso del Re”) che nel giorno del suo sessantatreesimo compleanno riceve un incarico molto particolare. Una ragazza alquanto misteriosa (interpretata da Sylvia Hoeks) lo chiama per occuparsi della dismissione delle opere d’arte contenute nella sua vecchia casa di famiglia, una dimora decadente e bellissima, senza però presentarsi all’incontro.
(Guarda il trailer del film e le foto dal set in fondo all'articolo)
E’ con queste premesse che nasce fra i due una relazione d’amore sui generis che Tornatore costruisce come una partita a scacchi. La posta in gioco, questa volta, sembra la possibilità stessa dell’amore, come via di fuga, come liberazione e redenzione. «Perché - spiega Tornatore - da una parte c’è un uomo ossessionato dall’altro sesso, incapace di provare emozioni che non siano quelle codificate della forma e della bellezza artistica; un uomo insomma che per tutta la vita si è tenuto alla larga dalla complessità delle emozioni, rifuggendole completamente. Tanto che non riesce a dare del tu nemmeno al suo assistente (interpretato da Jim Sturgess) e dall’altra c’è una donna che ha questa fobia per i grandi spazi, che non riesce a vivere fuori della propria casa e che quindi vive come barricata dentro un universo ristretto e protetto». Logico che l’incontro di queste due esistenze al limite, ossessionate soprattutto dal rapporto con l’esterno, cambi le prospettive sul mondo dei due protagonisti (bravissimi, come del resto Donald Sutherland, nei panni del miglior amico di Virgil). «Non volevo fare un film che descrivesse il mondo dell’arte – prosegue Tornatore – che mi ha sempre affascinato, tra l’altro. E che seguo come estimatore. Il mio desiderio era quello di realizzare una storia d’amore partendo dall’idea contemplativa dell’arte. Anche perché l’amore è una forma d’arte»................

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