mercoledì 29 maggio 2013

Crisi, fallimenti record delle imprese: +12%

da  il Giornale, ultime notizie


Grido d'allarme delle imprese: nel primo trimestre 2013 record delle aziende costrette a portare i libri in tribunale o che decidono di chiudere. Ma secondo l'Istat a maggio torna a salire la fiducia in tutti i settori  Messi i conti in ordine, ora bisogna rilanciare la crescita. Il grido d'allarme viene dalle imprese che, sempre più sommerse da tasse e balzelli, sono costrette a portare i registri in tribunale Solo tra gennaio e marzo 2013 in 3500 hanno dichiarato fallimento, circa il 12% in più rispetto al primo trimestre dello scorso anno, come rivelano i dati Cerved (gruppo specializzato nell’analisi delle imprese e nei modelli di valutazione del rischio di credito). Crescono anche i concordati preventivi del 76% su base annua, con un boom per quelli "in bianco" introdotti dalla nuova legge di settore. L’aumento dei fallimenti non risparmia comunque nessuna area del Paese. In particolare il Nord Est, in cui il numero di default era in diminuzione dalla metà del 2011, ha fatto registrare una forte impennata delle procedure, con un incremento del 24%. Non va molto meglio nel Nord Ovest (+15%) e Centro Italia (+9%), mentre al Sud l'aumento dei fallimenti è del 3%.Complessivamente le chiusure aziendali hanno accelerato di molto la loro corsa: nei primi tre mesi dell'anno sono circa 23mila le imprese che hanno avviato una procedura di insolvenza o una liquidazione volontaria, in aumento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2012. Oltre ai fallimenti, continuano infatti a crescere anche le liquidazioni: hanno deciso di chiudere volontariamente l’attività 19mila aziende in bonis (senza precedenti procedure concorsuali), un dato in aumento del 5,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Torna a salire, però, il clima di fiducia delle imprese italiane di tutti i settori. Secondo l'Istat, l'indice composito passa da 74,9 di aprile a 79,8. L'aumento si registra soprattutto nel settore dei servizi di mercato nelle imprese manifatturiere, in quelle di costruzione e nel commercio.

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