martedì 24 febbraio 2009

la Regione Piemonte blocca in sanita' alcune assuzioni e frena la spesa......

(da una circolare su internet del 19/2/09) "Per quanto riguarda quest’ultimo punto, in particolare, fino alla definizione del budget 2009, si dispone il blocco totale delle assunzioni di personale amministrativo (dirigenti e comparto) in qualsiasi forma, compresi i rinnovi degli interinali, ad eccezione delle figure addette al call center del Sovracup di Torino. Dal provvedimento sono escluse le stabilizzazioni del personale precario e le assunzioni delle categorie protette ex legge 68/99.Il blocco sarà assoluto per le Asl che derivano dall’accorpamento di più aziende, mentre le altre potranno ricorrere a forme di mobilità interaziendale. Ed ancora, per le aziende che abbiano superato il tetto di spesa massimo per il personale 2008, le assunzioni di addetti al ruolo tecnico sarà possibile solo per i profili di operatore socio sanitario (o.s.s.), di assistente sociale e di personale che svolga «funzioni uniche o infungibili». Per quanto riguarda, invece, i costi di produzione, oltre ai risparmi attesi dagli acquisti aggregati di beni e di servizi, si chiede ai direttori generali di continuare nello sviluppo della distribuzione diretta dei farmaci e del ricorso ai generici, così come, sul fronte dell’assistenza protesica e integrativa, di adottare provvedimenti per il riuso dei materiali forniti ai cittadini e di attivare azioni di controllo dei prezzi. Inoltre, per una prima attuazione del sistema regione di technology assessment, viene disposto che in tutti i casi di acquisizione di attrezzature e apparecchiature sanitarie di ogni tipologia di valore superiore a 50 mila euro occorra la preventiva valutazione della Regione. Quanto poi all’acquisto di prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale dai privati, si stabilisce che la spesa complessiva per l’anno in corso non possa essere superiore a quella registrata nel 2008.  Sul fronte dell’assistenza ospedaliera, infine, verrà organizzata una serie di incontri tra la Direzione regionale della sanità e le singole aziende per concordare le possibili azioni di miglioramento della gestione di presidi, con particolare attenzione alla verifica dello stato di attuazione del processo di dipartimentalizzazione in atto. A questo proposito, si evidenzia la necessità di elevare a 20 letti la soglia minima di unità di degenza con autonoma dotazione di personale non medico, ferma restando l’autonomia tecnico-professionale delle diverse discipline non accorpate. Sono escluse da questo vincolo le unità di degenza di rianimazione, di terapia intensiva, di unità coronarica, di terapia intensiva neonatale, grandi ustionati, malattie infettive, per detenuti, i servizi psichiatrici di diagnosi e cura, nonché i posti letto di carattere sub-intensivo a diretto supporto dell’attività di pronto soccorso."

orso castano : ci sembrano limitazioni ragionevoli .

1 commento:

Unknown ha detto...

Le asl della Regione hanno deliberato i loro Piani di Rientro?
Non e' dato sapere visto che non li pubblicano sul web , come trasparenza e democrazia vorrebbe.
La Regione Piemonte cerca comunque di contenere la spesa, ma le sue scelte sono fatte in base a quali dati? Anche questi non vengono pubblicati......Siamo nel Bel Paese, dove le Caste, come qualcuno ha scritto, imperano fregandosene della trasparenza.....(e della Democrazia)