sabato 11 febbraio 2012

Parafarmacie e liberalizzazioni : una cartina di tornasole sulle reali intenzioni del governo a "liberalizzare" , intenzioni , spiace dirlo, spesso "gattopardesche"

L'articolo e' riportato integralmente, ringraziamo l'autore e l'Editore; da quotidiano.sanita'.it
 “Gli emendamenti presentati dal Partito Democratico vanno nella direzione da noi auspicata: da un lato perseguono l’obiettivo storico di liberalizzare i farmaci di fascia C con obbligo di ricetta, dall’altro propongono una riscrittura dell’art.11, in particolare per i commi inerenti le procedure concorsuali”. E' quanto dichiara il Coordinamento nazionale delle Parafarmacie in merito alle proposte di modifica al decreto Cresci Italia presentate dal Partito Democratico.“Le Parafarmacie unite – prosegue il coordinamento - richiedono infatti quanto già dichiarato in audizione al Senato: liberalizzazione dei farmaci di fascia C con obbligo di ricetta medica e modifica delle procedure concorsuali per l’assegnazione delle farmacie al fine di riconoscere un percorso preferenziale a quei farmacisti che, a differenza dei collaboratori di farmacia, si sono impegnati, con enormi sacrifici professionali ed economici, a fare impresa, offrendo anche lavoro ad altri colleghi. Per tutti questi farmacisti, spesso giovani, titolari di una parafarmacia o di una farmacia rurale sussidiata, riteniamo sia giusto offrire l’opportunità di poter accedere alla titolarità della farmacia, cosa impossibile con le regole concorsuali previste nel decreto Cresci Italia”.Secondo il coordinamento delle Parafarmacie infatti, tali regole sono  “costruite per il 'popolo dei concorsisti' ovvero farmacisti con trent’anni o più di onorata carriera da collaboratore che ricevuta l’assegnazione della farmacia e scaduti i tre anni imposti per legge, si affretteranno a venderla, tanto è il desiderio di fare impresa”.
Per tutte queste ragioni, concludono le Parafarmacie, “salutiamo con favore gli emendamenti proposti dal PD che perseguono l’obiettivo di liberalizzare i farmaci di fascia C e proponendo al tempo stesso una riscrittura delle procedure concorsuali”.


orso castano : viva "Il gattopardo", romanzo  fino in fondo italiano, che descrive il trasformismo nostrano come meglio non si puo'. Allora ricordiamolo, il capolavoro di Tommasi di Lampedusa, che e' meglio di un trattato di sociologia sul familismo amorale , sul machiavellismo e sul guicciardinismo, sull'individualismo, sull'arroganza , sul non rispetto dei meriti e delle regole, e su tutti i difetti che ritroviamo nei fossili politici e nei fossili che governano le nostre istituzioni , gerontocrati "dai culi di pietra", come si diceva una volta dei padroni comunisti stalinisti del Cremlino, incollati agli scranni del potere piccolo o grande che sia, spesso per "trenta danari" o spesso anche , oggi, dopo "mani pulite" , da ladri maniaci della pulizia, per milioni di euro rubati alla Nazione "com nient'e fuss'e"  : Il Gattopardo — «senza vento l’aria sarebbe stata uno stagno putrido, ma anche le ventate risanatrici trascinavano con sé tante porcherie» —, nel discorso di Tancredi e nella sua celebre frase che descrive la situazione storica della Sicilia del 1860: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi». Infine, in riferimento alla concezione di Lampedusa della storia umana, vale l’espressione di don Fabrizio: «e dopo sarà diverso, ma peggiore». http://www.italialibri.net/opere/gattopardo.html
 

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