martedì 17 marzo 2009

depressione ed omicidi : il caso di Torino , gli interventi sono stati esaustivi?

"Non potevo immaginare che Olivieri avrebbe ucciso" Parla il medico di base dell'assassino di via Monterosa Quando ho sentito la notizia alla radio credevo si trattasse di un'altra perso­na. Ho capito che era stato lui ad uccidere soltanto quanto ho visto la sua foto­grafìa sul giornale e non ci potevo credere. Sono rima­sta basita». La dottoressa Alda Possio è il medico di base di An­tonio Olivieri, il disoccupato di 43 anni che una settima­na fa ha accol­tellato a mor­te Lorenzo Bollati, 46 anni, e ferito gra­vemente sua figlia Giorgia, di 16. Il medico ha un tono gentile, misura le parole con cautela e rivela una profon­da sensibilità e generosità d'animo. «Era un mio paziente e ho il dovere di difenderlo. Umanamente sono molto vicina alla famiglia della vittima, ma anche Antonio Olivieri è un uomo che sof­fre. A suo modo, anche lui è una vittima». Della depressione? «Sicuramente, ma anche di una difficile condizione so­ciale che ha fortemente inci­so sulla sua vita e sulla sua personalità»: Le sembrava un tipo violen­to?.....................«Assolutamente no. Men che meno un potenziale as­sassino. È un tipo chiuso, molto chiuso e depresso,  con molti disagi. Da quello di non avere un'occupazione ad altre situazioni di cui pre­ferisco non parlare perché strettamente personali». Era in cura da uno psichiatra?........... «Lo era stato sicuramente prima di venire da me, un anno e mezzo fa. Arrivò in­fatti in studio accompagna­to dalla sua fidanzata, già mia paziente, con la pre­scrizione di alcuni psico­farmaci».Medicine piuttosto forti?............ «No, si trattava di blandi antidepressivi e ansiolitici. In un anno e mezzo l'avrò visto tre, massimo quattro volte». Quando recentemente? ...........................«Prima di Natale. Nelle altre occasioni compilavo la ri­cetta e la consegnavo alla sua fidanzata».Quando lo ha visitato, le aveva detto che si sentiva perseguita­to, che «sentiva le voci»?...................... «No, non mi ha mai fatto cenno di una simile condizio­ne. Mai».Le ha mai comu­nicato un disa­gio esistenziale così acuto da volersi uccidere?................ «No mai, non ho avuto la sensa­zione che fosse uno psicotico grave. E neppure ho notato segni di tagli sulle braccia o altre prove di gesti anticon­servativi».La sua fidanzata si era mai la­mentata con lei per episodi di violenza subita tra le mura domestiche?..............«Non mi ha mai raccontato nulla al riguardo. Sapevo che c'erano problemi, ma soprat­tutto legati al fatto che Anto­nio non lavorava e faticava molto a trovare un'occupazio­ne». Qui in studio o in sala d'attesa è mai esploso in scene isteriche? Ha mai manifestato ag­gressività nei confronti degli al­tri?............«No, anzi, era sempre abba­stanza tranquillo. Una volta che c'era anche il figlio piccololo della sua fidanzata si è mo­strato molto affettuoso nei suoi confronti. Così protetti­vo che pensavo fosse figlio suo».. Dai suoi atteggiamenti con lei, insomma, nulla lasciava presa­gire un gesto così folle? ..........«Sinceramente sono rimasta sconvolta quando ho saputo quello che era successo». .Le risulta che, al di là dell'uso degli antidepressivi, fosse in te­rapia psichiatrica? ...................«Attualmente non saprei. Di sicuro lo era stato prima di venire da me»...... orso castano : alcune riflessioni : -- al cambio del medico di base , dall'articolo cosi' sembra, non c'e' stato un passaggio di informazioni cliniche sui disturbi mentali del paziente -- sono stati prescritti antidepressivi ed ansiolitici senza richiedere l'intervento dello specialista -- non c'e' stato riconoscimento di un disturbo grave che si andava sviluppando -- quindi non c'e' stato approfondimento clinico--non si capisce se gia' altre volte il paziente si era presentato in Pronto Soccorso, e quindi se fosse gia' conosciuto. -- non si capisce perche' in Pronto Soccorso non ci sia stato il riconoscimento della gravita' della situazione. Siamo sicuri che nall'asl 2 non esistano progetti che riguardano i medici di medicina generale ed il loro intervento sull'esordio del disturbo depressivo ( ed altro) ? Che sostegno operativo hanno avuto questi progetti? L'asl intende sostenerli ?  Qualche falla nel sistema di ricoscimento e nelle modalita' di segnalazione ai servizi psichiatrici da parte dei medici di medicina generale, sembra esserci stata. Cosi' come sembra che ci sia stata una prescrizione di antidepressivi senza approfondimento clinico. Altra domanda piu' generale: perche' le Case Farmaceutiche non fanno formazione sullo specifico ai medici di medicina generale? sarebbe cosa utile, a meno che le ASL............. 

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