..................Funzioni corporee Funzioni mentali Funzioni sensoriali e dolore Funzioni della voce e dell’eloquio Funzioni del sistema cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio Funzioni del sistema digestivo, metabolico e endocrino Funzioni genitourinarie e riproduttive Funzioni neuromuscoloscheletriche e collegate al movimento Funzioni cute e strutture associate ........................Strutture corporee Strutture del sistema nervoso Occhio, orecchio e strutture collegate Strutture collegate alla voce e all'eloquio Strutture dei sistemi cardiovascolare, immunologico e respiratorio Strutture collegate al sistema digestivo, metabolico e endocrino Strutture collegate al sistema genitourinario e riproduttivo Strutture collegate al movimento Cute e strutture collegate .............Attività e partecipazione Apprendimento e applicazione della conoscenza Compiti e richieste di carattere generale Comunicazione Mobilità Cura della propria persona Vita domestica Interazioni e relazioni interpersonali Principali aree della vita Vita di comunità, sociale e civica ...................Fattori ambientali Prodotti e tecnologia Ambiente naturale e cambiamenti apportati dall’uomo all’ambiente Supporto e relazioni Atteggiamenti Servizi, sistemi e politiche ...................Le funzioni corporee sono le funzioni fisiologiche dei sistemi corporei, incluse le funzioni psicologiche. Le strutture corporee sono parti anatomiche del corpo come organi, arti e loro componenti. Attività è l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un individuo. Partecipazione è il coinvolgimento di un individuo in una situazione di vita. I fattori ambientali sono caratteristiche, del mondo fisico, sociale e degli atteggiamenti, che possono avere impatto sulle prestazioni di un individuo in un determinato contesto. La classificazione sopra riportata si ferma ai primi due livelli, ma nel documento OMS si arriva a livelli superiori di dettaglio, estendendo le classificazioni di cui sopra in ulteriori sottoclassificazioni. Ad ogni livello di classificazione è associata una sigla. ..............Così, ad esempio, la classificazione b11420 viene inserita nella seguente gerarchia di livelli: ................b Strutture corporee b1 Funzioni mentali b11 Funzioni mentali globali b114 Funzioni dell’orientamento b1142 Orientamento alla persona b11420 Orientamento a se stessi ...................e ad essa è associata la definizione funzioni mentali che producono la consapevolezza della propria identità. Il documento ICF copre tutti gli aspetti della salute umana, raggruppandoli nel dominio della salute (health domain, che comprende il vedere, udire, camminare, imparare e ricordare) e in quello ‘collegato’ alla salute (health-related domains che includono mobilità, istruzione, partecipazione alla vita sociale e simili). È importante sgombrare subito il campo da un equivoco: ICF non riguarda solo le persone con disabilità, riguarda tutti, ha dunque uso e valore universale. Rispetto a ciascuna delle centinaia di voci classificate, a ciascun individuo può essere associato uno o più qualificatori che quantificano il suo "funzionamento". Per le funzioni e strutture del corpo il qualificatore può assumere i valori:0-4% 0 Nessuna menomazione. (impairment) 5-24% 1 Lieve menomazione (impairment) 25-49% 2 Moderata menomazione (impairment) 50-95% 3 Grave menomazione (impairment) 96-100% 4 Totale menomazione (impairment) 8 Non specificato 9 Non applicabile...................Analoghi qualificatori esistono per le attività, per le quali si parla di restrizioni e per la partecipazione, per la quale si possono avere limitazioni. Infine sui fattori ambientali si hanno delle barriere. La classificazione "positiva", che parte dal funzionamento per dire se e quanto ciascuno se ne discosta, ha il vantaggio rispetto alla classificazione ICIDH di non aver l’obbligo di dover specificare le cause di una menomazione o disabilità, ma solo di indicarne gli effetti. È da notare poi il fatto che il termine "handicap" è stato abbandonato, estendendo il termine disabilità a ricoprire sia la restrizione di attività che la limitazione di partecipazione. per saperne di piu' sull'evoluzione dell'ICF clicca qui' (il test WHODAS II)
o qui' (sito della Regione Piemonte : Osservatorio sulle Disabilita')
orso castano: potrebbe non essere sufficiente (anche se lodevole) programmare e praticare corsi di formazione sull'ICF ed i suoi strumenti. Vanno fatte verifiche , va monitorato il suo uso, vanno studiate le difficolta' che gli operatori hanno incontrato nell'applicazione, vanno cercate le soluzioni a queste difficolta'. Tutto questo non risulta , dal sito, sia stato fatto. L'affidare ad una ONLUS, per quanto brillante o col pedigree , il monitoraggio di un'intervento, non risolve il problema . L'ONLUS dovrebbe pubblicare sul web , (darebbe una dimostrazione della sua volonta' di trasparenza e della sua capacita' dialettica) i dati che emergono dal suo lavoro. Altrimenti...se la canta e sela suona...da sola.
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