lunedì 23 marzo 2009

IL CASO MASTELLA: modello (egemone?) di gestione della sanita'

dal Corriere della Sera
La lottizzazione e le inchieste
Un cardiologo premiato grazie a una tessera di partito. Non è reato. Un ginecologo sostituito solo perché la sua casacca non coincide con il colore (pro tempore) del potere locale. Non è reato. Attenzione però, perché anche i «non reati» possono talvolta produrre valanghe emotive di rigetto nell'opinione pubblica avvelenata. Come nel '92. Peggio del '92. Mastella e lo stato maggiore dell'Udeur campana facciano un giro, se ne hanno tempo e voglia, sui blog che infiammano il variopinto arcipelago internettista. Troverebbero una ferocia senza limiti, un disprezzo radicale per la politica, parole di una violenza inusitata. Per carità, sono solo blog: spesso sboccati, sconclusionati, culturalmente e psicologicamente border line, attrezzati a soffiare sui miasmi più beceri e qualunquisti dell'antipolitica. Ma segnalano che, anche se non sono reati, la lottizzazione sistematica dei camici bianchi e l'occupazione totale della sanità da parte della politica riescono a scatenare reazioni ancor più rabbiose e risentite di quelle che affiorerebbero in presenza di un reato conclamati.............E' solo una prassi abituale e non una faccenda da codice penale, ma fa imbufalire anche il cittadino più mite e poco incline ai furori dell'antipolitica. Come nel '92, appunto. Anche allora, all'inizio, si minimizzò, si invocò l'attenuante del costume generalizzato, il diffondersi di una prassi che sembrava ovvia, normale, persino accettabile. Ma la ghigliottina giudiziaria trovò un terreno molto accogliente in una rabbia compressa contro i partiti che occupavano tutto, lottizzavano tutto, si comportavano dappertutto come padroni onnipotenti...................

1 commento:

Unknown ha detto...

Mastella e' una genuina espressione della cultura della partitocrazia clientelare e lobbistica che , a dir poco, rappresenta il modello di fatto egemone nella gestione della cosa pubblica.I suoi comportamenti non sono illegali , ma comunque, come sottolineato dal giornalista del Corriere ,blindano la crescita delle forze propulsive del paese , perche' ostacolano la libera competitivita' e non consentono a chi ha idee piu creative ed intelligenti , di emergere. In un momento come questo, il danno che la partitocrazia clientelare fa al paese e' enorme. Ma l'opinione pubblica sembra (almeno in grossa parte) non rendersi conto del valore della liberta' e del danno che le lobby opache, nascoste, che agiscono tramite la partitocrazia, stanno facendo all'Italia.